La mostra di Mario Schifano allo Spazio Roseto sotto il bosco verticale segreto – .

La mostra (con oltre 20 tele degli anni Sessanta ancora mai esposte) dedicata a uno dei più celebri artisti italiani del dopoguerra è stata inaugurata il 17 aprile 2024 e resterà aperta solo per un mese (fino al 19 maggio): Mario Schifano (Homs, Libia, 1934 – Roma, 1998). La mostra è curata da Monica Schifano (accompagnatore dell’artista) e Marco Meneguzzo. E l’occasione, ospitata da Spazio Giardino delle Rose in via Garibaldi 95, offre anche la possibilità di osservare da un punto di vista segreto un nuovo edificio a Milano.

1/12

Mario Schifano, Oasi (palma verde), 1967, smalto, spray e grafite su tela. 80x60cm ©ArchivioMarioSchifano

2/12

Mario Schifano, Viaggio inevitabile a Marrakech, 1968, smalto e spray su tela. 400x400cm, polittico (particolare), ©ArchivioMarioSchifano

3/12

Mario Schifano, Compagni, 1968. smalto, spray, grafite e pastello su tela. 120x100cm, ©ArchivioMarioSchifano

Mario Schifano, Tutte le stelle, Spazio Roseto 4/12

Mario Schifano, Tutte le stelle, Spazio Roseto

Mario Schifano, Tutte le stelle, Spazio Roseto 5/12

Mario Schifano, Tutte le stelle, Spazio Roseto

Mario Schifano, Tutte le stelle (soffitto_stanza), 1967, smalto e spray su tela. 218×163,5 cm, ©ArchivioMarioSchifano 6/12

Mario Schifano, Tutte le stelle (soffitto_stanza), 1967, smalto e spray su tela. 218×163,5 cm, ©ArchivioMarioSchifano

Mario Schifano, Spazio Roseto 7/12

Mario Schifano, Spazio Roseto

img7890 A Milano c'è un bosco verticale nascosto e ai suoi piedi una mostra di opere inedite di Schifano 8/12

Spazio Roseto a Milano

img7889 A Milano c'è un bosco verticale nascosto e ai suoi piedi una mostra di opere inedite di Schifano 9/12

Spazio Roseto a Milano

Il bosco verticale di Spazio Roseto 10/12

Il bosco verticale di Spazio Roseto

Il bosco verticale di Spazio Roseto 11/12

Il bosco verticale di Spazio Roseto

Il bosco verticale di Spazio Roseto 12/12

Il bosco verticale di Spazio Roseto

La mostra su Mario Schifano allo Spazio Roseto di Milano

E un ex convento del XVII secolo ha ristrutturato quello che oggi ospita la mostra su Mario Schifano con opere realizzate tra il 1966 e il 1968, inedite e provenienti da diverse collezioni private, alcune delle quali di proprietà della nuova società Roseto e Harves, supportata dalla holding leader nel settore immobiliare settore e credito Hopafin, che promuove la mostra proprio negli spazi della propria sede. Dal cortile di Spazio Roseto è visibile un edificio di 10 piani di nuova costruzione (realizzato dallo studio Arassociati), che si distingue per i suoi terrazzi lineari che ospitano giardini pensili, che ricordano il vicino bosco verticale di via Gaetano de Castillia e un ‘botanico ‘ atteggiamento che è molto comune sui terrazzi e negli attici milanesi.

L’articolo continua qui sotto

La mostra su Mario Schifano a Milano. Per la prima volta opere inedite riunite in un unico racconto

Un unicum, una prospettiva assolutamente nuova nel vasto ciclo di mostre dedicate all’artista con opere di grandi dimensioni, realizzate appositamente per chi come lui provava le stesse sensazioni, e da allora mai più esposte”, esordisce il curatore e membro della commissione Archivio Opere Schifano Marco Meneguzzo. Sono Immancabile viaggio a Marrakech, Compagni (bacio), Oasi (o Palme) E Tutte le stelle alcune delle opere presentate non sono mai state viste e nemmeno fotografate fino ad oggi. In particolare, quest’ultima è un’opera composta da 8 tele concepite (nel 1967) per rivestire le pareti e il soffitto di un soppalco nella casa romana della principessa Patrizia Ruspoli, fedelmente riprodotte nella mostra: Schifano, tra poetici movimenti di stelle ( da diverse dimensioni e colori) e all’esaltazione dei sensi, crea un portale immersivo ispirato a esperienze personali (l’infanzia in Libia, tra notti di stelle e palme), visioni e miti psichedelici e all’esplorazione delle dimensioni oniriche e immaginifiche della realtà. L’opera è accompagnata in catalogo da una fotografia di raro pregio che ritrae la principessa tra i dipinti murali di stelle della fine degli anni ’60.

La mostra su Mario Schifano a Milano. Tra cambiamenti di costumi e protesta politica

La mostra riguarda un periodo breve e intenso di Schifano, che lo ha visto impegnato da un lato a vivere, condividere e registrare in pittura i cambiamenti dei costumi – a partire dalla conquistata libertà di relazione e di liberazione sessuale – dall’altro a sondarne i movimenti di protesta politica, a partire da slogan di ispirazione maoista. Tra il 1966 e il 1970 Schifano vive la sua personale rivoluzione producendo cicli di opere come “Oasi” (meglio conosciute come “palme”) e “Compagni Compagni”, esplicito riferimento alla protesta del ’68.”, continua Meneguzzo. È una palma su sfondo rosso e stelle Oasi del 1967, mentre nella serie Compagni compagni del 1968 – tra cui è esposto per la prima volta Compagni (bacio) – emerge la cronaca dell’epoca, raccontando l’energia, la vitalità e l’azione di quegli anni in silhouette che ne rivelano le icone. A questi si aggiunge il polittico Immancabile viaggio a Marrakech sempre del 1968, anno in cui visitò la città (con la sua atmosfera intensa e vibrante) che influenzò profondamente tutta la sua successiva produzione artistica.

Caterina Angelucci

Artribune è anche su Whatsapp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

NEXT Addio Pinelli. Pittura analitica e luminosità – .