Addio Pinelli. Pittura analitica e luminosità – .

Addio Pinelli. Pittura analitica e luminosità – .
Addio Pinelli. Pittura analitica e luminosità – .

Pino Pinelli, tra i protagonisti del movimento della “Pittura Analitica”, distinguendosi al suo interno per la monocromaticità delle sue opere, è morto ieri all’età di 85 anni nella sua casa di Milano, la città che lo accolse nel 1968, quando aveva trent’anni. tiene la sua prima mostra personale alla Galleria Bergamini.

Nato a Catania il 1° ottobre 1938, Pinelli inizia la sua luminosa carriera negli anni Settanta, proprio come la sua pittura, che lo porta ad aderire al movimento teorizzato da Filberto Menna come “Pittura Analitica” negli anni Settanta. Nella sua ricerca artistica, le forme e i materiali si trasformavano rimanendo sempre rigorosamente coerenti con la propria aniconicità: Pinelli inventò una tecnica mista, risultante da diversi materiali amalgamati che, ricoperti da smalti di vernice, assumevano l’aspetto di un “pittorico” sensualmente tattile. pelle”. , quasi come il velluto.

Pinelli ha tenuto più di cento mostre personali in musei e istituzioni culturali italiane e internazionali. Pinelli diceva: “L’arte è seduzione e fascino. È un invito alla dimensione estetica dello sguardo e alla vertigine tattile del senso. I miei frammenti sono corpi pittorici inquieti proiettati nello spazio, che fluttuano in piccole e grandi formazioni e portano segni di un’ansiosa plasticità e di una felicità visiva di un colore pulsante di vibrazioni luminose”.

 
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