“Mi ha sciolto il cuore” – .

Galeotto è stato il set di “Mare Fuori”. Giovanna Sannino e Gaetano Migliaccio. Ospite a “Verissimo”, l’attrice racconta di come la storia d’amore nata tra una ripresa e l’altra l’abbia aiutata a superare un periodo di crisi. «Gaetano ha un’anima antica, d’altri tempi, sembra uscito da un film dell’Ottocento», spiega Sannino che nella serie interpreta Carmela. «Mi ha conosciuto in un periodo non felice, dopo che ero uscito da una relazione che mi aveva raffreddato. Sentivo che non ero pronta per un nuovo amore anche perché ero convinta di non saperlo cercare”, racconta.

Amore e corteggiamento

Nel salotto del talk show di Canale 5 Giovanna Sannino racconta come il corteggiamento “vecchio stile” condotto da Salvo di “Mare Fuori” sia riuscito a superare le sue iniziali resistenze. “Avevo detto basta all’amore ma lui mi ha corteggiata con delicatezza e pazienza per 5 mesi e mi ha sciolto il cuore”, spiega l’attrice napoletana. E aggiunge: «mi ha insegnato che non è necessario avere accanto un amore ma quando è quello giusto ti solleva».

L’arresto del padre

L’attrice ha poi raccontato un episodio che ha segnato la sua adolescenza, l’arresto del padre. L’uomo, ex sindaco di Casavatore, comune in provincia di Napoli, era accusato di corruzione. Nello studio della trasmissione Canale5 la giovane ha ripercorso quanto accaduto in quel momento. «Una mattina i carabinieri hanno bussato a casa mia e hanno portato via mio padre. Capivo che stava succedendo qualcosa di brutto, ma non sapevo spiegare il perché. Mio padre ha trascorso un mese e mezzo agli arresti domiciliari e dieci giorni in prigione. L’accusa era di corruzione. Alla fine ha negoziato un accordo”, ha detto. L’accusa era di corruzione per un viaggio che avevamo fatto, ma che non era mai stato prenotato nell’agenzia indicata dall’accusa», ha poi rivelato la donna, per poi entrare nei dettagli di quel doloroso episodio: «Ma se questa situazione è così confuso, alcune cose molto chiare mi sono apparse subito chiare dalle mappe. Cioè mio padre faceva parte dell’amministrazione di questo paese alle porte di Napoli e il comune non aveva speso soldi e mio padre non era mai entrato in agenzia e al momento del suo arresto mio padre non era più sindaco da mesi Ora. Viene arrestato per paura di ripetere il delitto. Ma quale crimine ha dovuto ripetere? L’uomo ha allora deciso di patteggiare: «Quando mio padre è tornato a casa dopo il patteggiamento ha deciso di parlarmene. Si accontentò perché era la via più rapida per uscire da questo incubo. Ora sta bene. L’abbiamo presa come un’esperienza che ci ha fatto crescere”.

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Il Messaggero

 
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