Chiara Ferragni, arrivano nuovi manager per recuperare i contratti commerciali persi dopo il caso Balocco – .

Chiara Ferragni, arrivano nuovi manager per recuperare i contratti commerciali persi dopo il caso Balocco – .
Chiara Ferragni, arrivano nuovi manager per recuperare i contratti commerciali persi dopo il caso Balocco – .

L’impero di Chiara Ferragni è in subbuglio. Dopo gli estesi poteri affidati alla madre Marina Di Guardo in Sisterhood, la presa staff di influencer, arriva una riorganizzazione strategica in Fenice srl, la società che possiede il marchio Ferragni e ne gestisce le licenze. Fonti di Messaggero.it rivelano che Alchimia, principale azionista di Fenice con una quota del 40%, ha distaccato il suo manager, Lorenzo Castelli, esperto in campo commerciale. Castelli si affianca così ad Alessandro Marina, noto consulente milanese recentemente ingaggiato dalla Ferragni per rafforzare i rapporti commerciali, deteriorati dal caso Balocco e dalle successive inchieste giudiziarie. L’arrivo di Castelli, dopo la madre, rappresenta un chiaro segnale di revisione e rafforzamento manageriale all’interno della Fenice. Tuttavia la presenza di Castelli, inviato da Alchimia, sembra avere le caratteristiche di un “commissario” del principale azionista. Sisterhood detiene il 32% della società, mentre Pasquale Morgese, imprenditore pugliese e socio di Chiara Ferragni Shoes, possiede il 27,5%, acquisito per sostituire l’ex storico socio Pasquale Pozzoli.

Rapporti commerciali

Alessandro Marina, già parte del gruppo cinque anni fa, insieme a Castelli, ora dovrebbe occuparsi di rilanciare i rapporti con licenziatari, merchandising ed e-commerce. Il caso Balocco, che ha portato ad una multa di 400mila euro da parte dell’Antitrust e alla revoca dell’accordo commerciale con Safilo per violazione dei principi etici, ha evidenziato la necessità di una profonda riorganizzazione in Fenice. Lo ha confermato Paolo Barletta, responsabile di Alchimia Messaggero è in corso una trattativa con AVM Gestion di Giovanna Dossena per un’alleanza strategica. La trattativa riguarda governance e valutazioni economiche, ma non si concluderà prima dell’approvazione del budget 2023 di Fenice, che potrebbe richiedere un’iniezione di nuovo capitale. Intanto la madre della Ferragni ha assunto una quota importante di poteri nell’azienda: assunzioni e licenziamenti del personale, firma e revoca di contratti, gestione di conti correnti e scoperti di conto corrente, operazioni bancarie, rappresentanza dell’azienda in tribunale e davanti agli enti pubblici.

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