Era il 18 ottobre 2013 quando Tommaso Zorzi raccontò per la prima volta alla madre e al padre di essere omosessuale. Lo fece con una mail, una mail che oggi, dopo 11 anni, ha ritrovato e voluto condividere sul suo profilo Instagram, racconta Oggi.
“Cari mamma e papà, volevo scusarmi per l’atteggiamento che ho avuto a Milano – ha scritto il 29enne ai genitori per uscire allo scoperto -. Come spero sappiate, questo atteggiamento non è usuale per me e vorrei spiegarvi il motivo che mi ha portato a essere così irritabile e apparentemente poco perbene. […] Mi sono semplicemente innamorato, non mi ero mai innamorato prima.”
Tommaso Zorzi ha deciso di svelare sui social il suo coming out in occasione del Milano Pride che si svolge oggi 29 giugno e ha voluto condividere un dettaglio così intimo della sua vita privata con tutti i suoi fan e con chi sta vivendo la sua stessa esperienza lui: il momento esatto in cui smise di nascondere la sua identità sessuale ai suoi genitori e divenne il Tommaso che tutti conosciamo oggi.
“Parlavo spesso di fare coming out con i miei genitori via e-mail, ma era da molto tempo che non riuscivo più a trovare quell’e-mail. Stamattina mio padre me lo ha inviato e rileggendolo oggi dopo undici anni credo che sia uno dei gesti d’amore più grandi che ho fatto verso i miei genitori. Ritrovo tutta la tenerezza, il senso di inadeguatezza e la paura di un ragazzo che ha appena compiuto 18 anni e sta facendo uno dei passi più importanti della sua vita”.
Con queste parole Tommaso ha voluto ricordare e celebrare quello che lui stesso considera il più grande atto d’amore mai compiuto verso i suoi genitori ma anche verso se stesso, cercando di essere un esempio per chi, oggi, ha ancora paura di mostrarsi per quello che è veramente .
Questo gesto di pubblicare un fatto così privato da parte di Tommaso è stato accolto con grande affetto dal pubblico anche se, tra i tanti commenti positivi, emergono anche diverse critiche. “Questo bisogno di condividere qualcosa di così intimo che non capisco” è solo uno dei tanti commenti discordanti.
