LANCIO. Positiva al Covid, costretta a restare in casa, è stata invece sorpresa dagli agenti del commissariato di Lanciano in via Ferro di Cavallo a bordo di una Fiat Panda, tra l’altro in compagnia di un amico: per la violazione delle norme anti-Covid provvedimenti è stata denunciata all’autorità giudiziaria ed è finita sotto processo. La ragazza, all’epoca 19enne, difesa dall’avvocato Nicola Chieffo del tribunale di Vasto, ora, dopo quasi 4 anni di attesa, è stata assolta. La vicenda risale al 5 novembre 2020, periodo di restrizioni anti-Covid, zone rosse e arancioni, divieti di uscire di casa e isolamento in caso di positività al Covid ma lei, 19enne di Lanciano, pur positiva, ha deciso di uscire di casa in macchina, con un amico. È stata fermata dagli agenti di polizia, costretta a effettuare controlli straordinari ed è stata denunciata perché non ha rispettato l’ordine di quarantena domiciliare impartita dall’Azienda Sanitaria Locale, Dipartimento di Prevenzione in quanto risultata positiva al Covid al tampone del 28 ottobre 2020. Avviato presso il tribunale di Lanciano un procedimento penale che potrebbe concludersi con l’arresto o con una multa da 500 a 5mila euro. «La vicenda è stata sfatata nel corso dell’udienza», precisa l’avvocato Chieffo, «è emerso che l’imputata indossava tutti i dispositivi di sicurezza e all’interno dell’auto non è entrata in contatto con terzi, se non con l’autista e con gli inquirenti , ed è emerso anche che la condotta degli imputati non è stata dannosa e non ha favorito la diffusione del Covid 19″. Chiesta l’assoluzione anche dalla Procura. (tdr)
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