Quei casi di infezione da streptococco di gruppo AO Streptococco piogeno, sono in aumento soprattutto tra i bambini molto piccoli non è una novità. Già a partire dal 2023, infatti, il numero dei contagi ha cominciato a salire rispetto ai due anni precedenti, durante i quali si era registrata un’inflessione probabilmente legata alla contenimento adottato durante la pandemia di Covid-19. Proprio a causa di questa inversione di tendenza, in alcune regioni d’Italia si torna a discutere, come era già accaduto un anno fa, di fornitura di antibiotici a base di amoxicillina, una delle molecole di prima scelta per il trattamento delle infezioni da streptococco. Sembra infatti che alcuni farmaci a base di amoxicillina scarseggino, ma gli esperti sottolineano la possibilità di utilizzare farmaci equivalenti.
Cosa sono i farmaci equivalenti
Secondo la definizione data dall’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco), “IL farmaco equivalente è un farmaco che ha lo stesso principio attivo, forma farmaceutica, via di somministrazione, metodo di rilascio, dosaggio, numero di unità di dosaggio e dosi unitarie di un farmaco di riferimento (“branded”) per il quale la copertura del brevetto è scaduta”.
In altre parole, come ha sottolineato recentemente Roberto Tobia, segretario nazionale di Federfarma: “il farmaco equivalente ha le stesse caratteristiche farmacologiche e terapeutiche del farmaco branded e rispetta i tre requisiti fondamentali necessari affinché ogni farmaco possa ottenere l’autorizzazione all’immissione in commercio: qualità, sicurezza ed efficacia”.
Tobias ha anche ricordato che “tutti i farmaci equivalenti in commercio sono stati autorizzati dall’AIFA e lo sono efficaci quanto i farmaci di marca perché contengono lo stesso principio attivo nella stessa quantità; sono uguali anche in termini di numero di unità di dosaggio, forma farmaceutica e via di somministrazione”. Il segretario di Federfarma si è espresso in questi termini dopo l’interrogazione di un consigliere emiliano-romagnolo all’assessore regionale alle Politiche sanitarie Raffaele Donini sulla disponibilità degli antibiotici contro gli streptococchi.
Streptococco: sintomi e terapia
Streptococco di gruppo A (spesso abbreviato come Gas, Streptococco di gruppo A) è la causa più comune di faringite batterica nei bambini in età scolare. Il gas si trova comunemente sulla nostra pelle e sulle mucose interne e diventa causa di infezioni solo in determinate circostanze, come quando entra in contatto con il sangue attraverso una ferita, o in caso di indebolimento delle difese immunitarie. L’infezione acuta può verificarsi anche attraverso il contatto diretto con il muco o la saliva di soggetti affetti dall’infezione.
IL sintomi i più comuni sono febbre alta, mal di gola (faringotonsillite), nausea e vomito. La faringotonsillite può essere seguita da un’infezione della pelle, nota come scarlattina. Più raramente, l’infezione da Gas può peggiorare nel forma cosiddetta “invasiva”. (abbreviato in iGas) e si manifesta come un’infezione del sangue (batteriemia), dei polmoni e di altri organi o tessuti.
Come anticipato, ilamoxicillina, appartenente alla classe degli antibiotici beta-lattamici, è una delle molecole di prima scelta per il trattamento delle infezioni streptococciche. In caso di allergia accertata a questo principio attivo, si legge sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), antibiotici della classe dei macrolidi come eritromicina, azitromicina, claritromicina. Tuttavia, lo streptococco di gruppo A può in alcuni casi mostrare resistenza a quest’ultimo.