The Ceremony – Deadly Invitation, la recensione del film horror Netflix – .

New York City. Evelyn “Evie” Jackson è un’artista in difficoltà che si guadagna da vivere lavorando come freelance per un’azienda di catering con la sua migliore amica Grace. Evie fa un test del DNA dopo la scomparsa di sua madre e scopre di averlo fatto un lontano cugino inglese chiamato Oliver Alexander e decide di incontrarlo. La informa dello scandalo provocato dalla nonna Emmaline, che aveva avuto un figlio illegittimo con uno schiavo nero e del fatto che lei discende da origini nobili.

La Cerimonia – Invito Mortale: la protagonista Nathalie Emmanuel

Come vi diciamo in revisione Di La Cerimonia – Invito Mortale, la protagonista decide di accettare l’invito del suo lontano parente appena scoperto, che le chiede di accompagnarlo in Inghilterra per un imminente matrimonio di famiglia. Al suo arrivo, Evelyn la conosce il misterioso e affascinante padrone di casa, Walter De Ville, proprietario di quell’immenso maniero immerso nella campagna, e lei si sente inevitabilmente attratta da lui. Ma durante la sua permanenza tra quelle antiche mura, scoprirà come il suggestivo maniero nasconde un segreto molto pericoloso…

Chi è tornato

La cerimonia – Invito mortale: Thomas Doherty nel ruolo di Walter de Ville

Ci teniamo ad informarti subito se vuoi continuare a leggere questo articolo parte della sorpresa andrà perduta, in quanto per analizzare a fondo quanto raccontato nel film non si può prescindere dall’opera da cui è stato anche lontanamente ispirato. Dopo aver messo le cose in chiaro, tagliamo subito l’angolo dicendoti come La Cerimonia – Invito Mortale non è altro che una moderna reinterpretazione di Dracula, aggiornato ai tempi moderni e con una prospettiva più femminista del solito, come ulteriormente sottolineato dall’epilogo che stona parzialmente con le atmosfere precedenti. Atmosfere che vanno insieme – e non potrebbe essere altrimenti – ad un’ambientazione gotica che ricorda in parte alcune opere di Guillermo del Toro, innanzitutto Picco Cremisi (2015), con giochi di ombre e un’oscurità spesso opprimente che caratterizzano l’anima più inquieta del racconto.

Il sangue chiama sangue

La cerimonia dell'invito mortale 1

La Cerimonia – Invito Mortale: una scena del film

Una storia che, come accennato nella parte finale, vira verso una verve palesemente di generecon l’azione che prende il sopravvento non appena scatta la vera e propria rivelazione sulla reale identità dei personaggi, pronti a farlo una resa dei conti senza esclusione di colpi e letteralmente fino alla morte. La sceneggiatura non sempre convince in questo disomogeneo mix di toni e i retroscena dei vari protagonisti non vengono esplorati adeguatamente, lasciando alcune cose in sospeso e altri in balia del nulla. Vestire i panni della prima lanciata e poi combattiva Evie è eccellente Nathalie Emmanuelchi dopo il suo ruolo di Missandei in Game of Thrones che ha lanciato la sua carriera si sta ritagliando un discreto spazio anche sul grande schermo. IL il resto del cast è alquanto anonimoa cominciare dal cattivo e dai suoi scagnozzi, che sembrano anch’essi schiavi di caratterizzazioni stereotipate.

Eros e Thanatos

La cerimonia dell'invito mortale 9

La Cerimonia – Invito Mortale: una scena del film

Il lato romantico, fondamentale vista la (a)volta presa dalla trama, non convince abbastanza da risultare credibile, con una rapida infatuazione e un’altrettanto istantanea seduzione che fa da preludio al svolta soprannaturale sopra menzionata. Gratuiti e insospettabili sono anche alcuni riferimenti al classico di Bram Stoker, con tanto di un’anziana villeggiante il cui nome, curiosamente, è… Mina Harker. Qui, paradossalmente, The Ceremony – Mortal Invitation convince maggiormente nella sua anima giocosa, dove offre un quarto d’ora di godibile intrattenimento a tema. Un po’ corto per un film che partiva da premesse molto diverse, ma che nonostante tutto ci è riuscito vincere favori al botteghino almeno a casa: con un budget di dieci milioni di dollari, incassò quasi il quadruplo, con buona pace di puristi e critici.

Conclusioni

A volte scoprire di avere legami familiari con una famiglia dell’alta nobiltà può essere controproducente… lo scoprirà suo malgrado la protagonista di The Ceremony – Deadly Invitation, invitata a partecipare a un matrimonio in una tenuta da sogno nella campagna inglese. Lì finirà per innamorarsi del suo affascinante padrone di casa, ignara che questi nasconde un segreto secolare. Un horror che rivisita un grande classico della letteratura in modo improbabile, affrontando la storia da un punto di vista prettamente femminile: poco convincente nella sua anima gotica e romantica, offre il meglio di sé nello scontro finale, guardando alle dinamiche di genere, con tutti i pro e contro del caso.

Perché ci piace

  • Nathalie Emmanuel è convincente come protagonista.
  • La parte finale in stile azione è piuttosto riuscita…

Cosa c’è che non va

  • …anche se stride con la presunta atmosfera gotica iniziale.
  • La sceneggiatura è imprecisa e poco omogenea.
  • Il mix di atmosfere non trova il giusto quadro di lettura.
 
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