recensione gratuita di storie di formazione nel cinema giapponese – .

Ladri e atleti, musicisti, poveri e aristocratici: l’Istituto Giapponese di Cultura di Roma propone alcuni film che raccontano realtà scottanti e consapevolezze

di zettaiLara

L’Istituto Giapponese di Cultura di Roma propone un’interessante rassegna del cinema giapponese contemporaneo IDENTITÀ IN TRANSITO.

Di seguito il comunicato stampa e il programma completo delle proiezioni:

La recensione Identità in transito (16 aprile – 31 maggio 2024) presenta una selezione di storie di formazione che coinvolgono personaggi di ogni età, genere e classe sociale: bambini, adolescenti, giovani e anziani, studenti, atleti, musicisti, aristocratici, ladri e poveri. Tutti alle prese con una realtà contingente scottante e scomoda, a volte solo stancante, ma cosa richiede consapevolezza e cambiamento per poter essere gestiti e superati.

16 aprile – 31 maggio 2024
proiezioni alle 18:00

INGRESSO LIBERO fino ad esaurimento posti
presso Istituto Giapponese di Cultura di Roma – Via Antonio Gramsci, 74, 00197 Roma RM

Tutti i film sono in versione originale con sottotitoli in italiano

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La storia di Shoto, protagonista di Dove appartengo (2016), un giovane ladruncolo che commette un crimine e vaga per giorni nelle campagne di Miyazaki prima di trovare un posto nel mondo a cui appartiene e a cui si sente connesso.
Il contesto in cui si muove Hanako è diverso Aristocratici (2021): l’ambiente è quello della borghesia aristocratica di Tokyo, che aspira ancora a combinare matrimoni per i propri discendenti all’interno di una cerchia ristretta di persone di pari livello, creando disordini e innescando crisi di identità nelle generazioni più giovani. Un fuoco interiore scuote anche la piccola Yuna, la quindicenne protagonista di Mochi (2020) di fronte alla responsabilità di preservare le antiche tradizioni della terra in cui è nata, pur non sentendole ancora del tutto sue. La toccante storia della piccola Oshin, eroina del film omonimo – Oshin (2013), tratto da una popolare serie tv – che racconta l’infanzia dolorosa di una bambina di sette anni, troppo povera per sognare di andare a scuola (siamo agli inizi del Novecento) e godere dell’affetto dei suoi figli famiglia.

Kenzaburo, il protagonista, ha quasi 80 anni Oscillami ancora (2010): la passione per la musica ha forgiato come un fuoco la sua identità di trombettista, messa poi a dura prova da una malattia che lo ha tenuto lontano dalla sua band e dal sogno di esibirsi in un noto locale jazz. In Piccole notti, piccolo amore (2019) un ragazzo di 27 anni aspetta un momento drammatico, una fiamma che lo faccia ardere d’amore: troppe indecisioni e blocchi mentali non gli permettono di avere una visione chiara dei suoi sentimenti.

Un altro percorso identitario, specificatamente giapponese, quello che porta giovanissimi aspiranti ad entrare nel mondo dei lottatori di sumo, oggetto del documentario SUMODO – I successori dei Samurai – (2020): nelle scuderie dove si allenano i rikishi (lottatori) si forgiano le anime, prima ancora che i corpi potenti; condividiamo la fatica, i sacrifici e, soprattutto, un’etica molto simile a quella dei samurai. Saranno esposti sei lungometraggi, alcuni dei quali in anteprima nazionale, oltre al prezioso documentario sul sumo, realizzato grazie all’accesso esclusivo alle scuole e ai dohyō (anelli circolari) dove si allenano e gareggiano i più famosi lottatori ancora attivi.

PROGRAMMA DELLE PROIEZIONI

Dove appartengo (titolo originale Shabondama) Di Azuma Shinji – 2016, 108′ – sottotitoli in italiano
(Basato sul racconto omonimo di Asa Nonami)

Martedì 16 aprile e venerdì 17 maggio alle 18.00

Shabondama-anziano

Dopo essere stato abbandonato dai suoi genitori, Izumi è cresciuto commettendo furti, spesso a danno di donne e anziani. Dopo l’ennesimo attacco ad una ragazza, tenta di sfuggire alla polizia fuggendo sulle montagne della prefettura di Miyazaki, dove si imbatte in un’anziana donna ferita, Suma, dalla quale riceverà il calore familiare di cui è stato privato durante l’infanzia.

Aristocratici (titolo originale Ano ko wa kizoku) Di Sode Yukiko – 2021, 124′ – sottotitoli in italiano

Giovedì 18 aprile e venerdì 10 maggio alle 18.00

Ano_Ko_wa_Kizoku-kiko

Per Hanako, cresciuta in una famiglia benestante e di alta classe, è dovere sposare un uomo di pari rango sociale. Adesso, poco più che ventenne, dopo diversi incontri con potenziali corteggiatori sembra sperare in un matrimonio felice, ma la ricchezza – si sa – non è sinonimo di felicità. Un film che svela lo sguardo sulla realtà contemporanea di due donne di diversa estrazione sociale.

Mochi (titolo originale Mochi) Di Komatsu Mayumi – 2018, 61′ – sottotitoli in italiano

Venerdì 19 aprile e giovedì 16 maggio alle 18.00

Mochi taberu

In un’epoca in cui è sempre più difficile mantenere vive le antiche usanze tra le generazioni più giovani, il docu-film Mochi di Komatsu Mayumi rende omaggio alle tradizioni rurali del nord del Giappone (prefettura di Ichinoseki), dove a scuola ci si preoccupa di insegnare ancora danze antiche, ricette gastronomiche e usanze locali, come battere il riso per ottenere dei dolci chiamati mochi. La regista, nota anche per i suoi spot pubblicitari e video musicali, presta grande attenzione ai dettagli e alla bellezza visiva delle inquadrature.

Oshin (titolo originale Oshin) Di Togashi Shin – 2013, 109′ – Sottotitoli in italiano

Martedì 23 aprile e martedì 21 maggio alle 18.00

Oshin_Movie-clip

1907, Prefettura di Yamagata. Nata in una famiglia troppo povera per nutrire tutti i suoi figli, la piccola Oshin fu mandata a lavorare per una famiglia benestante a soli sette anni. La sua tenacia e la voglia di rendersi utile saranno messe a dura prova da accuse false e ingiuste.

Oscillami ancora (titolo originale Futatabi) Di Shioya Toshi – 2010, 111′ – sottotitoli in italiano

Giovedì 2 maggio e venerdì 31 maggio alle 18.00

Nipote del nonno Futatabi

L’anziano Kenzaburo, oggi settantottoenne, era il trombettista di una leggendaria jazz band, ma a causa di una grave malattia ha trascorso gli ultimi 50 anni in un sanatorio. Ora può finalmente tornare nella sua città natale e sogna di riunire i membri della sua band, sparsi in varie città, e suonare in un locale prestigioso. Ad accompagnarlo in questa avventura sarà il nipote, anche lui aspirante jazzista.

Piccole notti, piccolo amore (titolo originale Aine Kuraine Nahatomujiku) Di Imaizumi Rikiya – 2019, 119′ – sottotitoli in italiano

Venerdì 3 maggio e giovedì 30 maggio alle 18.00

Piccole_notti_piccolo_amore

Sato è un ventisettenne single, impiegato in una società di ricerche di mercato, e sta aspettando il fatidico momento dell’incontro con la sua anima gemella. Si chiede perché accadrà, come farà a capire chi è la persona giusta, se è il caso o la predestinazione a far nascere l’amore. La sigla del film è “Chiisana Yoru” (lett. piccola notte) del popolare cantautore Saito Kazuyoshi, che appare nel film anche nel ruolo di un musicista di strada.

Sumodo – I successori dei Samurai (titolo originale Sumodo – Samurai wo Tsugumono-tachi) Di Sakata Eiji – 2020, 103′ – sottotitoli in italiano

Giovedì 9 maggio e venerdì 24 maggio alle 18.00

sumodo

Un documentario con raro accesso alla vita dietro le quinte dei più famosi lottatori di sumo, lo sport nazionale giapponese dalla tradizione millenaria. I combattenti dai corpi possenti, chiamati rikishi, non si sfidano solo in incontri fisici, ma sono coinvolti anche in rituali shintoisti appresi in un lungo percorso di addestramento che si ispira all’etica stoica dei samurai.

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CALENDARIO – Riepilogo del programma

Martedì 16 aprile Where I Belong (Shabondama, 2016) di Azuma Shinji

giovedì 18 aprile Aristocrats (Ano ko wa kizoku, 2021) di Sode Yukiko

venerdì 19 aprile Mochi (Mochi, 2020) di Komatsu Mayumi

martedì 23 aprile Oshin (Oshin, 2013) di Togashi Shin

Giovedì 2 maggio Swing Me Again (Futatabi, 2010) di Shioya Toshi

Venerdì 3 maggio Little Nights, Little Love (Aine Kuraine Nahatomujiku, 2019) di Imaizumi Rikiya

giovedì 9 maggio Sumodō – I successori dei Samurai (Sumodō – Samurai wo Tsugumono-tachi, 2020) di Sakata Eiji

REPLICHE

venerdì 10 maggio Aristocrats (Ano ko wa kizoku, 2021) di Sode Yukiko

giovedì 16 maggio Mochi (Mochi, 2020) di Komatsu Mayumi

venerdì 17 maggio Where I Belong (Shabondama, 2016) di Azuma Shinji

martedì 21 maggio Oshin (Oshin, 2013) di Togashi Shin

venerdì 24 maggio Sumodō – I successori dei Samurai (Sumodō – Samurai wo Tsugumono-tachi, 2020) di Sakata Eiji

giovedì 30 maggio Little Nights, Little Love (Aine Kuraine Nahatomujiku, 2019) di Imaizumi Rikiya

Venerdì 31 maggio Swing Me Again (Futatabi, 2010) di Shioya Toshi

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La rassegna Identità in transito (16 aprile – 31 maggio 2024) è a cura di Isabella Lapalorcia E Ayumi Kamuro (Istituto Culturale Giapponese).
Testi: Isabella Lapalorcia

Tutti i film appartengono alla Cineteca dell’Istituto Culturale Giapponese e sono disponibili in prestito gratuito a enti e associazioni no-profit.
Informazioni: [email protected]

Fonti consultate:
Istituto Culturale Giapponese di Roma
Crediti per le immagini:
©2019 “Little Nights, Little Love” Film Partner, ©2020 “SUMODŌ: THE SUCCESSORS OF SAMURAI” Film Partner, ©Mariko Yamauchi/SHUEISHA, “Aristocrats” Film Partner, Mochi©Tabito-MAGAZINE HOUSE, Ltd., Oshin ©2013 OSHIN Film Partners, Swing Me Again ©2010 SMA Film Partners


Versione originale della notizia

Tag: Identità transito gratis recensione comingofage storie giapponese cinema

 
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