Era da quando la stampa americana lo aveva previsto in questo modo Guerra civile è stato definito un capolavoro, e con buona ragione, dato ciò Alex Garlanduno dei registi più audaci della sua generazione, è riuscito a mettere insieme tutto una distopia sinistramente plausibile in cui l’America si mostra al pubblico come non l’abbiamo mai vista prima, cioè sull’orlo del collasso. È qui, attraverso terre desolate e città distrutte dall’esplosione di una guerra civile, che un gruppo di reporter intraprende un viaggio in condizioni estreme, rischiando la vita per raccontare la verità.
Il fulcro di Guerra civile è proprio questo: il coraggio di alcune persone illuminate, tra cui il fotoreporter Lee Smith (Kirsten Dunst) e i colleghi Joel (Wagner Moura) e Sammy (Stephen McKinley Henderson), di percorrere il Paese in guerra per raccontare ciò che il governo nega anche di fronte all’evidenza. Il Presidente degli Stati Uniti (Nick Offerman), come vediamo anche nella clip che vediamo in anteprima qui sopra, vanta in televisione grandi vittorie e ricostruzioni sorprendenti, anche se è ben consapevole che le sue ore sono contate e che i ribelli stanno per sfondare le ultime difese. Ed è qui che Guerra civile rivela il suo potere, facendoci riflettere sul punto a cui siamo arrivati e a cosa potrebbero portare le azioni di un Presidente autoritario in un Paese apparentemente civile e democratico. La pellicola, in arrivo nei cinema il 18 aprileè un’esclusiva per l’Italia Leone Film Group in collaborazione con Rai Cinema.
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