Kinds of Kindness, la recensione del film di Lanthimos con Emma Stone – .

Kinds of Kindness, la recensione del film di Lanthimos con Emma Stone – .
Kinds of Kindness, la recensione del film di Lanthimos con Emma Stone – .

Una delle gioie semplici, ma grandi, di Festival del cinema di Cannes è buttare via gli abiti formali e rimettersi quelli normali. Il relax è immediato, tutto sembra improvvisamente più facile. Forse è proprio quello che ha pensato il regista Yorgos Lanthimos dopo aver concluso il suo ricercato e pluripremiato romanzo epico di formazione l’Oscar, Povero creature, e poi infilarsi il suo nuovo Tipi di gentilezzapresentato in anteprima a Cannes.

Questo è un ritorno allo stile di Lanthimos su scala ridotta franca freddezza che lo ha reso famoso. Tipi di gentilezza condivide lo stesso DNA di Dente di cane O Il sacrificio del cervo sacro, piccole storie morbose che rasentano il nichilismo. In Tipi di gentilezzaLanthimos e co-sceneggiatore Efthimis Filippou mettono in scena tre racconti di persone che cercano disperatamente di riprendere il controllo delle proprie vite, per quanto oscure e strane possano essere state prima che il destino le chiamasse.

Come accaduto anche con i precedenti lavori di Lanthimos, Tipi di gentilezza rischi di causare alienazione. Ogni storia termina con una nota di dissonanza che potrebbe essere letta come un dito medio per il pubblico o come un provocazione sterile. A coloro che sperano di trovare il grande significato – o, addirittura, una qualsiasi spiegazione per ciò che sta accadendo – viene negato il diritto di parola. Tipi di gentilezza E intelligente e un po’ sprezzanteuna vetrina piena di curiosità non pensate per la bellezza.

La prima sezione, intitolata La morte di RMFha come protagonista Jesse Plemon – il cui tono secco e impassibile si adatta naturalmente alla scrittura di Lanthimos e Filippou – nei panni di Robert, un impiegato aziendale che nutre una devozione inquietante per il suo capo, Raymond (Willem Dafoe, che si diverte molto). Robert ha regolato la sua vita seguendo alla lettera le istruzioni di Raymond: ingrassare per accontentarlo; fa sesso con sua moglie (Hong Chau) quando gli viene detto di farlo; è disposto anche a schiantarsi con la sua macchina, rischiando la vita e quella dello sconosciuto pagato per tamponarlo con la sua BMW. Perché Raymond sia disposto a fare tutto questo non è mai stato chiarito. Tutto quello che capiamo è che c’è qualcosa di psicosessuale che lega Robert, Raymond e la moglie di Raymond, interpretata da Margaret Qualley.

Questa potrebbe essere una metafora per descrivere coloro che abbandonano la propria autonomia (e moralità) per compiacere gli dei capitalismo, garantendosi una vita comoda e mobile verso l’alto in cambio a scapito del proprio piacere e del benessere degli altri. O forse non esiste una cosa del genere e Lanthimos voleva solo divertirsi con Plemons e Dafoe, che è comunque un’ottima ragione per giustificare qualsiasi cosa.

La seconda storia, RMF sta volandoè il più sfuggente e riguarda un uomo (Plemons) che desidera la moglie scomparsa (Emma Stone) ma non ama chi alla fine ritorna. Non c’è carenza Volare i momenti intelligenti, in particolare uno scherzo sessuale molto divertente anche se un po’ cliché, ma Lanthimos cerca di usare la virtù della pazienza mentre approfondisce un territorio sempre più imperscrutabile. L’opacità va bene; la stranezza fine a se stessa è stata l’intenzione di molte grandi opere d’arte. Troppo spesso, però, in Volarehai la sensazione di venire preso in giro solo per ottenere una reazione irritata. Il gioco diventa rapidamente noioso.

Ben diversa è l’atmosfera che ci regala il terzo pannello del trittico, RMF mangia un panino, di gran lunga il più coinvolgente. Stone e Plemons interpretano due membri di una setta (o qualcosa di simile a una setta), Andrew ed Emily, che sono alla ricerca di una giovane donna – identificata da una sorta di profezia, presumiamo – con poteri curativi. I loro leader, interpretati da Dafoe e Chau, come il personaggio di Dafoe nel primo capitolo, hanno imposto dure condizioni ad Andrew ed Emily. In particolare, forse, ad Emily, che ha abbandonato il marito (Joe Alwyn) e la sua piccola figlia per lui.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

NEXT Die Hart 2 – Die Harter, la recensione del sequel con Kevin Hart su Prime Video – .