Morgan Spurlock è morto, aveva il cancro. Il famoso documentario Super Size Me di lui – .

Morgan Spurlock è morto, aveva il cancro. Il famoso documentario Super Size Me di lui – .
Morgan Spurlock è morto, aveva il cancro. Il famoso documentario Super Size Me di lui – .

Morgan Spurlock, il documentarista che 20 anni fa mise a rischio la sua salute combattendo contro i fast food nell’America di McDonald’s, è morto di cancro all’età di 53 anni. Il fratello del regista, Craig Spurlock, che era stato stretto collaboratore di Morgan, ha rotto il fuoco notizia della sua morte. In Super Size Me, film del 2004 che lo ha reso famoso, il cineasta documentava le conseguenze fisiche e psicologiche dell’essersi nutrito ogni giorno per un mese con panini Big Mac nel formato Super Size che comprendevano, tra l’altro, quasi due litri di Coca Cola. Spurlock aveva anche ridotto i suoi livelli di esercizio per eguagliarli quelli dell’americano medio. Alla fine dell’esperimento il documentarista aveva preso una decina di chili, soffriva di depressione e problemi al fegato. Il film ha avuto una profonda influenza sul dibattito sul fast food ed è ancora utilizzato come strumento educativo nelle scuole medie e superiori americane.

In una carriera ventennale, Spurlock ha realizzato una settantina di documentari: tra i temi, la guerra in Afghanistan con Where In The World Is Osama bin Laden?; il salario minimo per i lavoratori statunitensi in 30 giorni, la suscettibilità dei consumatori alle campagne di marketing (Il più grande film mai venduto); e la pressione aziendale sull’agricoltura familiare (Holy Chicken). Importanti progetti sociali portati a termine, prima che il movimento #meToo lo portasse ad accusarsi di comportamenti scorretti nei confronti dei suoi soci e colleghi di lavoro, grazie alla notorietà raggiunta con Super Size Me, premio come miglior regista al Sundance 2004 e candidato all’Oscar nel 2005, tratto dal volume ‘Non mangiare questo libro’ edito in Italia da Fandango.

L’idea venne a Spurlock nel 2002, il Giorno del Ringraziamento. Il regista aveva visto un servizio in TV su due ragazze che avevano fatto causa a McDonald’s per la loro obesità. Vegetariano convinto, Morgan ha poi deciso di fare da cavia: sottoporsi cioè alla dieta di McDonald’s dopo essere stato trovato in perfetta salute da un nutrizionista, un gastroenterologo e un cardiologo. I risultati di tre pasti fast food al giorno per un mese intero si erano presto visti e al ventesimo giorno il cardiologo lo aveva invano esortato a rinunciare e comunque a correre subito in ospedale in caso di dolore al petto.

Il documentario è stato uno shock per il Paese, già alle prese con un’epidemia di obesità con pesanti ricadute sulla spesa sanitaria nazionale: con 22 milioni di dollari di incassi globali, a fronte di un costo di produzione di 65mila dollari, Super Size Me era difficilmente realizzabile. digest per McDonald’s che è stato costretto ad abolire dai suoi menù il formato Super Size dal contenuto calorico spaventoso.

(curva)

 
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