Sebbene la critica abbia in un certo senso promosso il lavoro di Leslye Headland, Star Wars: L’Accolito è attualmente oggetto di review bombing da parte degli hater su Rotten Tomatoes e Metacritic. Una sceneggiatura già scritta che, negli anni, ha coinvolto molto più di pochi prodotti Disney.
Tuttavia, la divisione maggiore si è vista in Star Wars: Gli Ultimi Jedi, tra gli ultimi film canonici della saga di Skywalker; quell’episodio 8 che polarizzò il pubblico tra chi amava il suo epilogo e i suoi personaggi e chi odiava il modo in cui era scritto. Divisioni che rimangono ancora oggi con The Acolyte: Al momento della stesura di questo articolo, la serie TV Disney+ ha un punteggio del pubblico di appena il 35% su Rotten Tomatoes e un punteggio degli utenti di 4,4 su Metacritic.
Confrontando i risultati con le recensioni di The Acolyte da parte della critica, è chiaro che dietro questi giudizi non c’è nulla di oggettivo, anzi un’operazione di review bombing da parte del fandom più tossico. Un altro fatto che suggerisce un review bombing è il numero sorprendente di recensioni a mezza stella su Rotten Tomatoes generate da account nuovi di zecca. Senza considerare i loro contenuti, che sembrano prodotti dall’AI, con l’incipit della trama e poco più.
Ma qual è il motivo di questa campagna – l’ennesima – di odio verso l’ultimo prodotto di Star Wars? Come sempre il termine più popolare è veglia, tanto che un episodio di South Park è stato dedicato a questo tema, con una parodia di Star Wars in cui la colpa è stata data alla testa della Lucasfilm, Kathleen Kennedy. In particolare, The Acolyte ha uno showrunner gay e, come protagonisti, donne e personaggi di origine asiatica. Elementi che non fanno certo gioire la parte più irruente del fandom riguardo queste tematiche.
Il presidente della Lucasfilm, Kennedy, insieme allo showrunner Headland, hanno già denunciato la campagna d’odio contro lo show, accusando i suoi feroci detrattori di sessismo e razzismo. Ovviamente va notato che, in mezzo al review bombing in atto, ci sono anche diverse critiche costruttive, per lo più negative, a uno spettacolo tutt’altro che perfetto. Tra i maggiori problemi della serie, un ritmo piuttosto compassato nei dialoghi e alcune scelte discutibili riguardo alla trama. Tuttavia, con la campagna d’odio in corso, è piuttosto difficile individuare e comprendere gli oggettivi punti deboli della serie.
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