amore nel segno di Shinkai – .

Ora è chiaro che per l’animazione giapponese c’è uno Shinkai pre e post Makoto. L’autore del famosissimo Il tuo nome ha evidentemente incanalato l’attenzione dell’industria giapponese sul romanticismo ibridato tra fantasy e soft sci-fi; si è fatto custode di un nuovo modo di concepirla shojoelevarlo – anche in riferimento a meri numeri – al di sopra di ogni categorizzazione e targeting, è un modello paradigmatico per a genere sentimentale definitivamente ravvivato (e universalizzato) dall’intuizione del meraviglioso innestodel trapianto onirico-soprannaturale.

E si inserisce proprio in questo solco Tunnel verso l’estate, l’uscita degli addiifilm nelle sale dal 10 al 12 giugno con Anime Factory.

Nel nome di Makoto Shinkai

Insomma, Makoto Shinkai è diventato il precursore di una vera e propria corrente che sembra aver monopolizzato il mezzo nella sua distribuzione cinematografica: al di là dei film basati su opere di successo che già godono di un’importante base di fan (come l’ultimo Haikyu!! – Battle all’ultimo rifiuto, di cui vi invitiamo a leggere la nostra recensione), portare l’animazione giapponese nelle sale è spesso il prodotto di quella sorta di “Makoto Shinkai-wave” che ha trovato negli anni alcuni esponenti di rilievo (su tutti Mamoru Hosoda e Mari Okada) e molti seguaci dimenticabili.

Il Tunnel dell’Estate, l’uscita degli addii, che arriva nelle sale italiane grazie a Plaion Pictures e Anime Factorysi inserisce proprio tra i due vertici, propendendo maggiormente verso l’imitazione consapevole e autentica ed evitando il rischio di una copia senza arte né parte.

La storia d’amore è quella tra Tono Kaoru e Hanashiro Anzu, l’elemento fantastico è un portale che la leggenda narra possa esaudire i desideri di chi vi accede in cambio di cento anni di vita. Hanashiro arriva nel villaggio di Kaoru in concomitanza con la scoperta da parte del giovane del fantomatico Tunnel di Urashima, entrambi vogliono testarne gli effetti, entrambi custodiscono un desiderio che non può più restare sopito: Hanashiro vuole ricevere il talento che è convinta di fare. non possiede, Kaoru è determinato a fare qualsiasi cosa pur di riportare in vita la sua sorellina Karen.

Il lungometraggio diretto da Tomohisa Taguchi è un’opera derivativa, sa di esserlo e non teme il confronto. C’è l’ambiente scolastico, c’è la ragazza di città che abbandona una metropoli che non sa accogliere il fantastico (e una distanza educativa con il protagonista che qui non si traduce in un’inconciliabilità di visioni), c’è il tempo come coordinata primaria e estiva come sospensione, come eterocronia. C’è, ancora una volta, un’attenzione particolare a sfondo e rumori ambientali e a design del personaggio che non si discosta molto da quello archetipico Il tuo nome (Kaoru e Hanashiro disegnati da Tomomi Yabuki assomigliano a Taki e Mitsuha).

amore-nel-segno-di-Shinkai-%E2%80%93.web

Qui il luogo etereo, extradimensionale – il Tunnel di Urashima -, allo stesso tempo riflesso utopico dell’interiorità dei protagonisti e locus amoenus di rimpianti, abbandona l’essenza calamitosa dei suoi modelli e diventa finestra intima sulle ferite e sui difetti di Kaoru e Hanashirorivestendosi di un’intrinseca ambiguità che fin dall’inizio mette in guardia sugli esiti del suo attraversamento, sui pericoli di una compensazione alchemica che coniuga la sua natura di vitale “lampada del genio” con gli effetti collaterali di un disallineamento temporale capace di allarmare sottilmente e suscitare curiosità.

Resisti al tempo e a te stesso

È in questa enfasi sul tempo e sui suoi frutti che The Tunnel of Summer trova la sua compattezza tematica. Il tempo diventa custode delle distanze, esaminatore di un amore imperituro che mina gli elementi, artefatto da donare, flusso a cui resistere per sfuggire all’anonimato. E la centralità del telefono come mezzo di comunicazione – con Kaoru e Hanashiro che lo utilizzano ripetutamente per tenersi in contatto e per indagare sul funzionamento del tunnel – non è casuale: il cellulare è sia istantaneità che rifiuto; un mezzo senza tempo nel suo essere evoluzione digitale della lettera, del testo permanente, puntuale nella possibilità di ridurre al minimo lo scarto tra invio e ricezione.

E mai come in The Tunnel of Summer diventa uno strumento evocativocapace di trascendere la freddezza dei messaggi visivamente codificati e spersonalizzati e lasciare all’immaginazione la ricostruzione del momento in cui viene digitato (espediente che contribuisce a rendere struggenti le battute finali del film).

1718103093_629_amore-nel-segno-di-Shinka

Nel personaggio di Hanashiro e nel legame con il nonno mangaka, Taguchi ritaglia uno spazio per una riflessione metanarrativa sul settore e sulla considerazione poco lusinghiera che la società riserva ai fumettisti, affidando poi al co-protagonista il compito di sensibilizzare l’autostima, di invitare le persone a credere nelle proprie potenzialità, a evitare l’ipercriticismo e ad allontanarsi dalla dannosa idealizzazione dell’“essere speciale”.

Il tunnel dell’estate tuttavia dà il meglio di sé in un trattamento di una storia d’amore che, pur non ignorando (e non vuole farlo) i cliché visivi e narrativi, risulta estremamente efficace nella messa in scena di un approccio graduale, senza mai protendersi inutilmente verso il melo a tutti i costi, un’approssimazione cauta data la franchezza e l’evasività dell’impenetrabile Hanashiro e il permanente grigiore di Kaoru, per un amore che cova dietro l’esperienza, che sboccia nella mancanza e nella consapevolezza della perdita.

Un amore che diventa, prima di tutto, forza motrice e rivelatriceuno slancio ad andare avanti per chi si rifiuta di ricominciare, un aiuto nel processo di lutto, altro tema portante di The Tunnel of Summer, che in quella “uscita di addii” del titolo rivela di non essere altro che addii e la capacità accettarli, distogliere lo sguardo da un passato a cui ci aggrappiamo con disperazione, allentare la presa e rivalutare il presente e i suoi contenuti.

1718103094_171_amore-nel-segno-di-Shinka

Il film di Clap Animation è poi supportato da un ritmo e da una scrittura da manualeche sorprende ancora di più perché supera gli ostacoli degli stereotipi infondendo ai momenti drammatici la giusta intensità, e un comparto tecnico che, pur non raggiungendo i vertici delle produzioni CoMix Wave Films, riesce a replicare quel realismo magico che permea la narrazione, a rendere espressivi i cambiamenti atmosferici, tra piogge incessanti e cieli tersi, poi illuminati nel buio estivo dai colori accesi dei fuochi d’artificio e riempiti di quelli folli di un mondo oltre il tempo.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

NEXT il film d’animazione dal 5 settembre al cinema – .