Ecco i film che devi assolutamente vedere – .

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Era il 1° luglio 2004 quando il mondo stava per dire addio a uno dei più grandi interpreti della storia del cinema. Nato a Los Angeles il 3 aprile 1924, Marlon Brando è uno dei volti più noti della settima arte, tra i primi a fondare la sua arte attoriale su Metodo Stanislavskijcapace di convincere il pubblico proprio per la capacità di mimetizzarsi quasi completamente nei personaggi che portava sul grande schermo. Il suo esordio davanti alla macchina da presa avvenne nel 1950 con il film Il mio corpo ti appartiene, ma il vero successo arrivò l’anno dopo, quando prese parte al film Un tram chiamato desiderio di Elia Kazan. La grandezza di Marlon Brando sta nella sua capacità di essere credibile in qualsiasi ruolo gli venga proposto, sia esso il maggiore impotente e omosessuale di Riflessi in un occhio dorato o il giocatore d’azzardo al centro del film Bullo e pupe. In occasione del ventesimo anniversario della sua scomparsa, ecco i film di Marlon Brando che tutti coloro che professano di amare il cinema devono vedere almeno una volta nella vita.

I film imperdibili di Marlon Brando

Apocalisse ora

Apocalisse ora Può essere considerato senza sforzo uno dei migliori film realizzati dal regista Francis Ford Coppola, che ha deciso di fare una trasposizione del suo genere del romanzo breve Cuore di tenebra Di Giuseppe Corrado, ma ambientato nel 1969, nel cuore della guerra del Vietnam che ha così influenzato la cultura e la politica americana. Il lungometraggio segue le avventure del capitano Benjamin L. Willard (Martin Sheen), un uomo alle prese con le conseguenze dello stress post-traumatico che viene richiamato in guerra per una missione del tutto inaspettata: il capitano, infatti, deve addentrarsi nella giungla cambogiana per localizzare e catturare l’ex colonnello Kurtz. Il personaggio, interpretato da un Marlon Brando davvero indimenticabile, diventa la maschera della ribellione e della disobbedienza, ma anche dell’orrore della guerra. Considerato un disertore e un traditore, Kurtz rappresenta davvero quel cuore di tenebra che emerge quando l’umanità è chiamata a uccidere i propri simili per volere di uno Stato quasi assente.

Italiano:

Il Padrino

Restando nella filmografia di Francis Ford Coppola, che ha regalato alla storia del cinema alcune pietre miliari, Il Padrino è un film da vedere almeno una volta nella vita e non solo per l’iconica e indimenticabile interpretazione di Marlon Brando. Basato sul romanzo omonimo di Mario Puzo e reso indimenticabile anche dalla colonna sonora di Bambino spezzato, Il film racconta l’ascesa della famiglia Corleone nell’oscuro mondo della criminalità mafiosa. Marlon Brando interpreta il leader della famiglia, Don Vito Corleone, un uomo elegante e apparentemente così pieno di onore da rendere facile obbedire alle sue richieste. Nonostante Marlon Brando abbia una permanenza sullo schermo piuttosto limitata, il suo Don Vito Corleone è uno dei personaggi più iconici della storia del cinema, entrato così profondamente nell’immaginario collettivo da essere riconoscibile anche dai più piccoli. Lo dimostra, ad esempio, l’inserimento di un personaggio ispirato a Don Vito nel film d’animazione Zootropoli. Inoltre, Marlon Brando ha continuato a far parlare di sé anche dopo la fine delle riprese: per la sua interpretazione gli è stato assegnato l’Oscar, ma l’attore lo ha rifiutato, affidando il suo rifiuto alla voce del rappresentante degli Apache Sacheen Littlefeather.

Italiano:

Fronte del porto

Presentato a Venezia nel 1954 – dove vinse il Leone d’Oro – Fronte porto è il film di Elia Kazan che hanno contribuito a confermare il talento di Marlon Brando ma anche la sua fama di divo di Hollywood, come leggiamo più avanti Prossimamente, fino a diventare un vero e proprio modello per i più giovani, che hanno fatto di tutto per assomigliare all’arrogante e affascinante protagonista del film. Nel film l’interprete di Don Vito Corleone veste i panni di Terry Malloy, un ex pugile che si ritrova a lavorare al porto dopo essere stato convinto dal fratello (Rod Steiger) perdere volontariamente un incontro di pugilato su ordine del mafioso Friendly (di Lee J. Cobb). L’aver perso il combattimento sul ring così come l’aver perso la fiducia negli esseri umani hanno reso Terry un uomo arrogante, cinico, dotato di grande forza fisica, che Friendly vorrebbe avere totalmente sotto il suo controllo. Ma Terry finisce per incontrare una ragazza che vuole lottare contro la mafia e questo porterà anche Terry a combattere, anche se “solo” come portuale. Un film arrabbiato e, allo stesso tempo, straziante, Fronte del porto è forse uno dei lungometraggi più indimenticabili realizzati da Brando.

Don Juan de Marco – Maestro d’amore

Certamente non tra i film più famosi di Marlon Brando, Don Juan de Marco – Maestro d’amore è una commedia surreale che permette di vedere un altro lato della recitazione del grande attore di Hollywood. Brando, infatti, interpreta uno psicologo che sta per andare in pensione: lasciare il lavoro lo spaventa, perché lo mette di fronte alla possibilità di ritrovarsi intrappolato in una vita noiosa, dove nemmeno il rapporto con la moglie sembra rappresentare una scintilla di vitalità. . Tutto cambia quando lo psicologo è chiamato a seguire un paziente che si presenta come Don Juan de Marco (Johnny Depp), un amante amabile che aspetta solo che l’amore della sua vita ritorni. Con un mantello sulle spalle e una maschera sugli occhi, il ragazzo diventerà una sorta di modello per il suo psicologo, che lentamente riscopre i piaceri della vita e l’importanza dell’amore. Marlon Brando andava così d’accordo con Johnny Depp (che è stato a lungo considerato il suo erede) che accettò anche di partecipare al film che segnò il debutto dell’attore dietro la macchina da presa. Pirati dei Caraibi, che era intitolato Il coraggioso.

Ultimo tango a Parigi

Diretto da Bernardo Bertolucci e pubblicato nel 1974, Ultimo tango a Parigi è senza dubbio il film più controverso in cui appare Brando. Soprattutto a causa della fantomatica “scena del burro” che, come riportato Vogaspinse la protagonista a non voler mai più girare scene di nudo in tutta la sua carriera e Bernardo Bertolucci ad ammettere di essersi comportato in modo orribile con la giovane attrice, affermando – come scrive il fatto Quotidiano – che il suo scopo era quello “si sentiva davvero umiliata”. La storia del film parla di Paul (Brando), un quarantenne che è in lutto per la moglie suicida e che cerca rifugio nei vicoli di Parigi.

Un giorno, mentre vaga senza meta, l’uomo incontra la giovanissima Jeanne (Maria Schneider), per cui perde subito la testa. La ragazza, nonostante sia fidanzata, si lascia trasportare dalla passione che inizia a provare per Paul e tra i due inizia una forte relazione erotica. Ben presto, però, le cose prendono una piega inaspettata.

Italiano:

 
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