La Camera americana stanzia 95 miliardi per aiuti militari a Ucraina, Israele e Taiwan – Analisi della Difesa – .

Dopo mesi di trattative e pressioni, la Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti ha dato ieri il via libera agli aiuti, prevalentemente militari, all’Ucraina per 61 miliardi di dollari, a Israele per 26 e a Taiwan e alla regione indo-pacifica per 8 con 311 voti favorevoli e 112 contro. Una larga maggioranza bipartisan che sembrava impossibile da realizzare prima della rappresaglia iraniana contro Israele.

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha accolto con favore la decisione, sottolineando che i pacchetti approvati “forniranno un sostegno fondamentale a Israele e Ucraina; forniranno gli aiuti umanitari disperatamente necessari a Gaza, al Sudan, ad Haiti e altrove… e rafforzeranno la sicurezza e la stabilità nell’Indo-Pacifico”.

Biden ha elogiato i legislatori che si sono uniti al di là delle linee di partito “per rispondere alla chiamata della storia”. Anche il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj ha celebrato il via libera della Camera agli aiuti, sostenendo che questi “impediranno alla guerra di diffondersi, salveranno migliaia e migliaia di vite e aiuteranno entrambe le nostre nazioni a diventare più forti”. “Speriamo che i progetti di legge siano sostenuti dal Senato e inviati per la firma del presidente Biden. Grazie, America!”, ha concluso il leader di Kiev su X.

La necessità di muoversi “rapidamente” è stata sottolineata la scorsa settimana dal direttore della CIA, Bill Burns, secondo il quale senza ulteriori aiuti l’Ucraina correrebbe il rischio di perdere la guerra contro la Russia entro la fine di quest’anno, quindi proprio in coincidenza con elezioni presidenziali negli Stati Uniti.

Gli stanziamenti verranno votati anche dal Senato forse già il 23 aprile come annunciato dal leader democratico alla Camera Chuck Schumer. Successivamente, il Pentagono potrebbe inviare entro pochi giorni i primi aiuti militari all’Ucraina dai siti di stoccaggio negli Stati Uniti e in Europa che contengono anche munizioni di artiglieria e missili antiaerei.

Dura la reazione di Mosca, secondo cui i nuovi aiuti “peggioreranno la crisi globale”, come accusa la portavoce del ministero degli Esteri Maria Zakharova. Il pacchetto approvato “arricchirà ulteriormente gli Stati Uniti e rovinerà ancora di più l’Ucraina, uccidendo ancora più ucraini a causa del regime di Kiev”, ha fatto eco il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.

L’ultima consegna statunitense a Kiev è stata effettuata il 10 aprile per consegnare un pacchetto da 138 milioni di dollari per consentire le riparazioni essenziali e l’approvvigionamento dei pezzi di ricambio necessari per i sistemi missilistici antiaerei Hawk.

Secondo quanto ha dichiarato a Politico il portavoce del Pentagono Pat Ryder, gli Stati Uniti stanno valutando la possibilità di inviare ulteriori consiglieri militari alla loro ambasciata a Kiev che non avrebbero un ruolo di combattimento ma piuttosto un ruolo consultivo per il governo e le forze armate ucraine.

Negli ultimi giorni nuovi aiuti militari a Kiev sono stati stanziati o forniti anche dalle nazioni europee. La Danimarca ha annunciato lo stanziamento di un nuovo pacchetto di 2,2 miliardi di corone (circa 295 milioni di euro) per lo sviluppo del potenziale marittimo delle forze ucraine, droni e pezzi di ricambio missilistici in collaborazione con Paesi Bassi e Repubblica ceca.

La Lituania, che finora ha fornito a Kiev aiuti per oltre 600 milioni di euro, nei giorni scorsi ha consegnato all’Ucraina un aereo da addestramento smontato L-39ZA e il 6 aprile ha annunciato il trasferimento a Kiev di alcuni veicoli cingolati M577, versione da posto comando dell’aereo M113, dei circa 180 forniti all’esercito lituano, è stato acquistato di seconda mano dalla Germania nel 2015.

La Germania invierà a Kiev un ulteriore sistema di difesa aerea Patriot per sostituire le ingenti perdite subite dai sistemi d’arma di questo tipo forniti finora a Kiev dagli Stati Uniti e dalla Germania.

Il 14 aprile Zelenskyj ha annunciato negoziati con la Germania per garantire un ulteriore sistema di difesa aerea Iris-T e missili aggiuntivi per i sistemi già forniti. Nei giorni scorsi almeno un lanciatore IRIS-T era stato distrutto dai russi. Non è chiaro se Patriot e IRIS T verranno forniti solo con lanciatori singoli o con nuove batterie complete. Il 9 aprile Berlino ha annunciato la prossima fornitura da parte della Rheinmetall di altri 20 cingolati da combattimento Marder 1A (100 già consegnati), veicoli appartenuti all’esercito tedesco e modernizzati prima della consegna a Kiev.

Il 12 aprile il governo olandese ha ratificato un accordo che prevede un nuovo pacchetto di aiuti economici del valore di 1,4 miliardi di euro, di cui un miliardo sarà destinato all’acquisto di armi.

Il 6 aprile, L’Aja ha assicurato che fornirà 24 caccia F-16 a Kiev e che le prime consegne dovrebbero iniziare quest’anno. Il ministro della Difesa olandese Kaisa Ollongren ha dichiarato: “in totale, trasferiremo 24 caccia F-16 che saranno trasferiti in Ucraina non appena tutto sarà pronto. I tempi dipendono molto dall’addestramento dei piloti e del personale tecnico ucraini, oltre che, ovviamente, dalle infrastrutture”.

Da segnalare anche la “colletta” promossa dalla Repubblica Ceca alla quale una quindicina di nazioni hanno aderito per acquistare sui mercati extraeuropei un milione di proiettili d’artiglieria da 155, 122 e 152 mm e razzi Grad da 122 mm al prezzo medio di 2.500 dollari ciascuno. da consegnare entro giugno.

Un buon affare soprattutto per la Turchia che si libererà delle munizioni, per lo più molto vecchie, sequestrate alle milizie curde nel nord della Siria e per il Sudafrica che venderà le scorte di munizioni sequestrate durante le operazioni condotte dalle forze di Pretoria in Angola negli anni ’70 e ’80 contro forze governative filo-sovietiche armate dall’URSS. In questo caso parliamo di munizioni prodotte almeno 50/60 anni fa e scadute da qualche decennio, il cui utilizzo potrebbe risultare difficoltoso se non pericoloso per gli stessi artiglieri ucraini.

Foto: Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, Diehl Defense, Presidenza ucraina. Telegram e Bundeswher

Tag: Camera rilascia miliardi militari aiuti Ucraina Israele Taiwan Difesa Analisi

 
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