migliaia marciano per chiedere “misure immediate” – .

Circa 60mila persone sono scese in piazza alle Canarie contro il turismo di massa, chiedendo misure immediate contro lo sfruttamento dell’ambiente e delle risorse naturali e un modello di sviluppo che deturpa e impoverisce il territorio: “Le Isole Canarie hanno un limite”.

Migliaia di persone sono scese in piazza ieri Las Palmas di Gran Canaria, una delle destinazioni più ambite dai vacanzieri di tutto il mondo. La ragione? Di’ basta turismo di massa che rende la vita impossibile ai residenti. Anche la protesta è arrivata Santa Croce di Tenerife dove, secondo i dati ufficiali, sono stati 30mila i regali. In totale, e le autorità locali parlano di circa 60mila persone che hanno partecipato ai vari eventi nelle otto isole.

Coloro che sono scesi in piazza lo hanno fatto contro di lui sfruttamento dell’ambiente e risorse naturali e un modello di sviluppo che sfigura e impoverisce il territorio, gridando lo slogan “Le Isole Canarie hanno un limite!“. I manifestanti si sono chiesti “misure immediate“come la creazione di aecotassa per i turisti, una moratoria sul turismo e leggi che consentono a residenti e lavoratori un accesso preferenziale alle case sulle isole.

Secondo l’ultimo rapporto annuale Una corda sulla “Povertà in Spagna”, nel 2023 le Isole Canarie hanno registrato il maggior numero di arrivi turistici dell’intero Paese iberico con 13,9 milioni di visitatori su una popolazione residente di 2,2 milioni che però registra i tassi di povertà più elevati. Il settore contribuisce a Il 36% del PIL delle isolema di fronte a uno escalation dei prezzi di alloggio e un peggioramento delle condizioni di vita.

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Alla mobilitazione, convocata da associazioni ecologiste e sociali, si sono unite anche altre città iberiche, tra cui Malaga, Granada, Madrid, Barcellona, ma anche Amsterdam, Londra e Berlino.

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“Non siamo contro il turismo, siamo contro a modello che ha portato al deterioramento della nostra terra, della nostra gente, perché i benefici e la crescita del turismo non si riflettono nella società”, ha spiegato Rosario Correa, segretario della piattaforma “Save Chira-Soria”.

Tag: migliaia marzo domanda misure

 
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