Ucraina, “335 attacchi a Zaporizhzhia nelle ultime 24 ore”. Il comandante di Kiev: “La situazione sta peggiorando”

Ucraina, “335 attacchi a Zaporizhzhia nelle ultime 24 ore”. Il comandante di Kiev: “La situazione sta peggiorando”
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Pescara, 28 aprile. (Adnkronos) – (dell’inviata Ileana Sciarra) – A Pescara, poco più di un mese fa, mimò il gesto di qualcuno che si mette il casco. Un mese dopo, sempre a Pescara, quel casco lo indossa effettivamente Giorgia Meloni, pronta a scendere in campo per le elezioni europee dell’8 e 9 giugno, capolista in tutte le circoscrizioni. L’annuncio, atteso ma ormai divenuto un ‘segreto di Pulcinella’, arriva al termine di un discorso di 73 minuti, in cui il leader di Fdi sostiene tutte le battaglie portate avanti in questi 18 mesi al governo del Paese. Seduti in prima fila i leader del centrodestra, tutti tranne uno: Matteo Salvini, in videocollegamento da via del Corso, con accanto la figlia Mirta, gli ‘impressionanti impegni’ che hanno fatto sì che la sua presenza a Pescara I fallimenti sono legati all’ultima domenica da trascorrere in famiglia prima di iniziare la maratona elettorale. “Ci ha preferito il ponte…”, punge la Meloni, che però corregge subito il punto: “Sto ovviamente scherzando, so quanto sia importante trovare tempo da dedicare alla famiglia”. Nel pomeriggio arriva la telefonata tra i due, per fare il punto dell’evento e fissare un appuntamento a Roma, fanno sapere i rispettivi staff.

Sorridente, ma a tratti un po’ tesa, la Meloni spiega dal palco affacciato sul mare che gli otoliti continuano a tormentarla: “Mi sento sulle montagne russe”, confessa. “Ma non preoccupatevi, ce la posso fare”, incita il pubblico, tanto da renderlo ancora una volta pronto a mettersi in gioco. “Mi sono sempre considerato un soldato e i soldati, quando devono, non esitano a mettersi in prima linea”. “Siamo di fronte ad una battaglia decisiva, un vero e proprio bivio che non ci permette di fare una scelta sbagliata o di fare marcia indietro. Ognuno deve essere pronto a fare la propria parte e io, come sempre, intendo fare la mia”. Guidare la corsa di Fdi alle europee e portare avanti una battaglia per tutto il centrodestra: “Vogliamo fare in Europa esattamente quello che abbiamo fatto in Italia il 25 settembre 2022: creare una maggioranza che riunisca le forze del centrodestra e mandare finalmente l’opposizione della sinistra anche in Europa”.

Per raggiungere l’obiettivo il premier spinge sull’acceleratore. Incurante di chi sembrava fumo negli occhi alla sua possibile discesa in campo, decide di entrare nell’arena dando la massima personalizzazione alla sua gara: “Scrivete Giorgia sulla tessera, semplicemente Giorgia”, consiglia a chi vuole votare suo . Uno stratagemma da campagna elettorale, reso possibile dalla legge, spiegherà poi il ministro Francesco Lollobrigida ai giornalisti, un po’ sconcertati dalla scelta.

“C’è la possibilità, in elezioni di qualsiasi tipo – spiega l’assessore alle Politiche agricole -, di dare all’elettore la scelta se mettere il nome per intero o semplificarlo quando verrà chiarito in sede di presentazione della candidatura come potrà essere il nome ha sostituito il nome. Succede in tutte le elezioni”, in queste “si scriverà ‘Giorgia Meloni detta Giorgia’”. Un piccolo artificio tecnico e il jeux sont faits.

Si tratta di una trovata elettorale alla quale il presidente del Consiglio investe un forte valore simbolico. “Se gli italiani pensano che sto bene – dice mentre la sala gremita inneggia il suo nome – chiedo loro di andare a votare, chiedo loro di scegliere Fratelli d’Italia e chiedo loro di scrivere sulla scheda il mio nome, il mio nome di battesimo: scrivere Giorgia. La cosa che personalmente mi rende più orgoglioso è che la maggioranza dei cittadini che si rivolgono a me continuano a chiamarmi Giorgia, semplicemente Giorgia. Non presidente, non Meloni, ma Giorgia. Perché io sono e sarò sempre una di voi: il potere non mi cambierà, il Palazzo non mi isolerà», promette in quell’Abruzzo che sembra portarle fortuna.

La campagna elettorale, però, non la vedrà protagonista, tutt’altro. Per lei sarà un periodo ‘leggero’, ristretto, come già accaduto nel 2009, quando Silvio Berlusconi, candidato alle europee ma alla guida di Palazzo Chigi, partecipò solo al comizio finale, grazie al suo ruolo di presidente del Consiglio costantemente sotto i riflettori. “Voglio essere chiaro su una cosa e so che mi comprenderete – rimarca il presidente del Consiglio -: non sottrarrò un solo minuto dell’attività del governo alla campagna a mio nome. Il mio compito è risolvere i problemi di questa nazione e intendo farlo anche durante la campagna elettorale”.

Dunque l’attacco al Pd. “Dato che per fortuna non sono la segretaria del Pd – dice -, penso di poter avere fiducia che il mio partito farà il possibile per darmi una mano in questa campagna elettorale”. Il piano di gioco, del resto, è già pronto. Incentrato sul ‘modello Pescara’, con replicati in tutta Italia i tavoli di confronto che hanno animato la ‘tre giorni’ del convegno programmatico, con la partecipazione di ministri, sottosegretari e nomi importanti di via della Scrofa.

Compresa quella di Arianna Meloni, la più fedele tra i fedeli, responsabile della segreteria politica e adesione a Fdi, determinante per le sorti del partito ma sempre convintamente e per scelta nell’ombra. Anche questa volta non si candiderà, ma darà una mano in campagna elettorale partecipando ad un evento nel Salento.

L’obiettivo dichiarato resta quello di replicare il voto ottenuto alle elezioni politiche, il 26%. Ma qui, tra i delegati e i militanti di Fdi che hanno riempito le tre stanze di Pescara, nessuno nasconde di puntare più in alto: con il nome di “Giorgia” in ballottaggio il tetto del 30% potrebbe essere a portata di mano.

 
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