L’ONU conferma che il numero di bambini uccisi a Gaza è “senza precedenti”

L’ONU conferma che il numero di bambini uccisi a Gaza è “senza precedenti”
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Conflitto israelo-palestinese

28 aprile 2024

09:40

Philippe Lazzarini, commissario generale dell’Unrwa: “Sappiamo che tra i morti ci sono 13mila bambini. Sappiamo che a Gaza in sei mesi sono morti più bambini che in tutti i conflitti mondiali degli ultimi quattro anni”.

Il numero di bambini morti a Gaza è “senza precedenti e sconcertante”: ha detto alla Tass in un comunicato Philippe Lazzarini, commissario generale dell’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente (UNRWA). intervista esclusiva. “In sei mesi sono morte oltre 30mila persone”, un numero che Lazzarini ritiene plausibile, forse addirittura sottostimato. “Non sono sicuro che questo numero copra tutti coloro che sono ancora sotto le macerie. In realtà, il bilancio delle vittime potrebbe essere ancora più alto o sproporzionatamente più alto”. E poi ha continuato: “Sappiamo che tra i morti ci sono 13mila bambini. Sappiamo che a Gaza in sei mesi sono morti più bambini che in tutti i conflitti del mondo negli ultimi quattro anni. Quindi un bilancio senza precedenti e sconcertante, sia in termini di dimensioni che di livello di distruzione”.

A Gaza una bambina è morta a causa del caldo estremo

Non sono solo i missili israeliani, né la privazione di cibo, acqua e medicine. Il caldo estremo, che sta peggiorando significativamente la crisi sanitaria, sta rendendo catastrofiche anche le condizioni di vita di circa 1,7 milioni di palestinesi nella città di Rafah. Secondo quanto riferito ieri dall’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (OCHA), una bambina è morta a causa delle temperature eccessivamente elevate che hanno colpito l’enclave palestinese: negli ultimi giorni la colonnina di mercurio ha raggiunto e talvolta superato i 37 gradi centigradi, rendendo calde le piccole tende in cui vivono i profughi. A causa del caldo ha perso la vita anche una ragazza di 18 anni: Lara al-Sayigh, questo il nome della ragazza, aveva ottenuto il permesso di lasciare la Striscia di Gaza ma ha perso la vita prima di arrivare al valico di Rafah.

In estate aumenta il rischio di epidemie

Le organizzazioni umanitarie presenti a Gaza sono preoccupate per ciò che potrebbe accadere nei mesi estivi, quando le temperature aumenteranno ulteriormente, favorendo, oltre alla disidratazione, anche la diffusione di malattie infettive e epidemie: “Con l’arrivo dell’estate si crea un’atmosfera perfetta per tutti i tipi di germi. E, naturalmente, il caldo favorirà la propagazione di malattie trasmesse dall’acqua e dall’aria”, ha avvertito Abdelrahman Al Tamimi, direttore generale del Palestine Hydrology Group, un’organizzazione no-profit che si concentra sulle questioni idriche e igienico-sanitarie nei territori palestinesi.

 
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