il modo cambia a seconda con chi stai parlando – .

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Esiste il saluto formale, quello più formale o cortese. C’è un saluto di gioia e sorpresa, con tanto di strette di mano e abbracci che celebrano il tanto atteso ricongiungimento. Poi c’è il saluto dell’affetto, fatto di baci e coccole, che è riservato a pochi. Proprio come noi umani, anche gli elefanti africani possono cambiare il modo in cui si salutano a seconda che l’altro elefante li stia guardando o meno, se abbiano un legame sociale o genitoriale, se siano felici o meno di incontrarsi. E hanno tutta una serie di usi e modalità che ricordano molto i nostri, fatti di vocalizzazioni, azioni fisiche, movimenti delle orecchie e della proboscide. Ma hanno anche un’usanza insolita: dopo il primo saluto, cominciano a fare i loro affari insieme, mescolando i loro odori e suggellando così il ricongiungimento.

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di Noemi Penna

09 marzo 2024

Gli elefanti africani lo sono noti per la loro straordinaria memoria. Questo perché si sono evoluti per ricordare una serie di dettagli fondamentali per la loro sopravvivenza. Ad esempio, memorizzano i suoni e gli odori dei loro predatori del passato, ripercorrono esattamente i loro passi per trovare pozze d’acqua nell’arida savana e distinguono i membri della loro famiglia tra centinaia di altri elefanti. E questo permette loro anche di ricordare chi sono i loro amici e chi no. Ora, sulla base di un nuovo studio su nove esemplari pubblicato in Biologia delle comunicazioni naturali, sappiamo che “gli elefanti usano diverse combinazioni di gesti come sbattere le orecchie e vocalizzazioni nei loro saluti, che possono promuovere il riconoscimento individuale e il legame sociale”. Ma la cosa più curiosa, almeno ai nostri occhi, è senza dubbio quella dello scarico simultaneo di urina o feci, che avviene almeno due volte su tre incontri.

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di Noemi Penna

11 marzo 2023

Vesta Eleuteri, Angela Stoeger e colleghi dell’Università di Vienna hanno studiato le vocalizzazioni e le azioni fisiche utilizzate durante i saluti dagli elefanti che vivono nella riserva di Jafuta nello Zimbabwe, osservando 89 eventi costituiti da 1.282 comportamenti di saluto, di cui 1.014 erano azioni e 268 vocalizzazioni. “Abbiamo scoperto che gli elefanti si salutavano con combinazioni specifiche di vocalizzazioni e gesti, come rimbombare battendo le mani o aprendo le orecchie, così come altri movimenti fisici apparentemente meno intenzionali, come alzare la coda e scodinzolare”, spiega il professor Eleuteri.

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di Noemi Penna

01 marzo 2024

“La combinazione di rimbombo e battito d’ali era la forma di saluto più comune, anche se veniva usata più frequentemente tra le donne che tra i maschi”, mentre “il 71% dei saluti registrati erano abbinati a minzione e defecazione”: una percentuale dei casi anche elevato da trattarsi solo di un caso dovuto ad un bisogno comune, rafforzato dal fatto che “la produzione di urina e feci è combinata con le secrezioni di una ghiandola sudoripare caratteristica degli elefanti, detta ghiandola temporale. Il che suggerisce che l’Odore può svolgere un ruolo molto importante nei saluti e nei riconoscimenti.”

Crediti fotografici: Vesta Eleuteri

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