Xi Jinping torna a casa con un carico di accordi europei – .

Xi Jinping torna a casa con un carico di accordi europei – .
Xi Jinping torna a casa con un carico di accordi europei – .

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Ultimo ma non meno importante, il primo ministro ungherese Viktor Orban è stato l’ultimo primo ministro europeo a stendere il tappeto rosso per l’arrivo del segretario generale del partito cinese Xi Jinping. Una visita fruttuosa nella quale ha prevalso il negoziato bilaterale abbinato ad un approccio business secondo la disponibilità mostrata da alcuni Paesi negli ultimi anni. Per Xi Jinping il mercato europeo è cruciale e per questo stringe accordi con chi c’è. Per l’Europa, una dimostrazione di fragilità, nonostante l’incontro con la presidente della commissione Von der Leyen. Sullo sfondo dei rapporti tra Cina ed Europa c’è una guerra commerciale sulle macerie del mai nato trattato, quello sugli investimenti Cina-Europa.

A Budapest in pompa magna

Viktor Orban, fedelissimo di Xi Jinping, ha guidato le danze a Budapest, ultima tappa del leader cinese. Con una manovra a U, dopo Francia e Serbia, il presidente cinese Xi Jinping ha concluso il suo viaggio europeo in un Paese Ue molto caro a Pechino: l’Ungheria, dove è stato accolto dal presidente Tamas Sulyok nel cortile dello scenografico Castello di Buda. Centinaia di persone si sono radunate all’arrivo sventolando bandiere cinesi e ungheresi, tra cui molti cittadini cinesi desiderosi di intercettare il corteo di Xi.

Come previsto, alla cerimonia hanno partecipato numerosi funzionari cinesi e ungheresi, tra cui il primo ministro Viktor Orban con il quale Xi ha avuto colloqui sui potenziali investimenti cinesi in Ungheria nelle infrastrutture, nell’energia e nella produzione di veicoli elettrici. Il ministro degli Esteri ungherese aveva annunciato che durante la visita di Xi sarebbero stati firmati almeno 16 accordi. Inoltre, mesi fa, una missione del ministro degli Esteri cinese Wang Yi prevedeva una visita alla nuova mega fabbrica di batterie costruita dalla cinese CATL.

Non sorprende quindi che la tappa di Budapest sia stata dedicata soprattutto al rafforzamento degli accordi economici tra i due Paesi. L’Ungheria è un avamposto molto allineato alle strategie di Pechino, una nota falsa nel cuore dell’Unione Europea che ha più volte suscitato polemiche, ma anche una certezza del dialogo nel cuore dell’Europa confermata proprio dai dati della bilancia commerciale che indicano una ripresa ad aprile .

Mercati esteri e ripresa

Fare affari con l’amico Macron e con i serbi, gli unici capaci di creare un avamposto per la Nuova Via della Seta, per Xi Jinping era fondamentale. Il principale leader torna a casa proprio mentre le esportazioni e le importazioni cinesi sono tornate a crescere ad aprile, in particolare le esportazioni sono aumentate dell’1,5% su base annua in aprile in dollari statunitensi, mentre le importazioni sono aumentate dell’8%. 0,4% (un sondaggio Reuters prevedeva che le esportazioni sarebbero cresciute dell’1,5% e le importazioni del 4,8%). Nonostante i dati ancora contrastanti, nei primi quattro mesi del 2024 il surplus cinese è aumentato
si è attestato a 255,66 miliardi grazie ad esportazioni cresciute dell’1,5% (a 1.100 miliardi) e importazioni del 3,2% (a 843,91 miliardi).

 
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