L’amministrazione Biden ha notificato al Congresso che intende procedere alla vendita di armi per 1 miliardo di dollari a Israele. Lo riporta il Wall Street Journal, citando alcune fonti, secondo le quali la decisione di procedere evidenzia la riluttanza dell’amministrazione ad ampliare ulteriormente il divario con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Si prevede che il pacchetto includa 700 milioni di dollari in munizioni per carri armati, 500 milioni di dollari in veicoli tattici e 60 milioni di colpi di mortaio. Il pacco di armi arriva una settimana dopo la pausa nelle spedizioni di bombe altamente cariche.
L’esercito israeliano (IDF), con carri armati e truppe, si sta spingendo ulteriormente nelle aree abitate della parte orientale della città di Rafah, nel sud della Striscia. Lo hanno riferito i media internazionali, a cui hanno fatto eco i media israeliani. Già nei giorni scorsi l’esercito era entrato nel quartiere di Jneina e ora – secondo le stesse fonti – è avanzato ulteriormente, aggiungendosi il quartiere di Brzail e la parte occidentale di Salah a-Din, una delle arterie maggiori. Le stesse fonti hanno citato testimoni sul posto che affermano che si sono verificati degli scontri e che sono stati visti carri armati israeliani in George Street a Jneina.
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A est di Rafah, l’esercito israeliano ha eliminato numerose cellule terroristiche in combattimenti ravvicinati nella zona del valico. Nella parte orientale di Rafah – riferiscono fonti militari – le truppe “hanno ucciso terroristi e identificato armi”. L’IDF ha “ampliato l’operazione nell’area di Jabalya con operazioni militari su altri obiettivi terroristici”. Lo stesso è accaduto a Zeitun, sempre nel nord, dove “sono stati individuati gli ingressi dei tunnel e numerose stazioni di lancio sono state smantellate”. Nelle ultime 24 ore – aggiunge la fonte – l’IDF ha operato anche nella parte centrale della Striscia. Complessivamente – ha concluso – i raid aerei “hanno colpito più di 100 obiettivi terroristici in tutta la Striscia”.
L’esercito israeliano sta chiedendo ai palestinesi degli altri quartieri del nord di Gaza di evacuare le loro aree mentre continua l’operazione contro Hamas a Jabalya. Il portavoce dell’esercito in arabo, Avichai Adraae, ha avvertito i residenti dei quartieri di Al Karama, Salatin e Al Zuhor, nel nord della Striscia di Gaza, di evacuare. “Hamas e altri terroristi – ha detto Adraae – stanno usando le vostre terre per attività terroristiche e lanciano razzi sul territorio israeliano, pertanto l’IDF agirà contro di loro con urgenza. Per la vostra sicurezza dovete evacuare immediatamente”.
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L’agenzia di stampa palestinese Wafa afferma che almeno 14 persone sono morte e decine sono rimaste ferite in un attacco aereo israeliano che ha colpito ieri sera un edificio residenziale nel campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza.. Fonti mediche locali citate da Wafa spiegano che tra le vittime ci sono anche diversi bambini. L’abitazione colpita è un edificio di tre piani appartenente alla famiglia Karaja, precisa l’agenzia di stampa palestinese. Raid sono stati segnalati nelle ultime ore anche a ovest della città di Gaza e a Beit Lahia, nel nord-ovest della Striscia. Colpito anche il campo profughi di Jabalia, nel nord dell’enclave palestinese. Il bilancio delle vittime dal 7 ottobre nella Striscia di Gaza è di almeno 35.091 morti e 78.827 feriti, secondo il locale Ministero della Sanità gestito dal movimento islamico Hamas.
L’amministrazione Biden stima che Israele abbia ammassato abbastanza truppe alla periferia di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, per procedere ad un’incursione su larga scala nei prossimi giorni: lo riferisce la CNN, citando due alti leader americani, che però non stanno non è sicuro se Tel Aviv abbia preso una decisione definitiva per una simile mossa, in aperta sfida al presidente americano. Uno dei leader ha anche avvertito che Israele non si è avvicinato nemmeno lontanamente a compiere adeguati preparativi umanitari prima di evacuare potenzialmente più di un milione di residenti dell’enclave palestinese che attualmente risiedono a Rafah.
L’esercito israeliano ha identificato diversi razzi lanciati dal Libano verso le zone arabe di al-Aramshe e Adamit nella Galilea occidentale. Lo rende noto il portavoce militare secondo cui poco dopo l’aviazione ha colpito ed “eliminato un terrorista Hezbollah che operava nei pressi di una struttura militare dell’organizzazione nella zona di Meiss El Jabal, nel sud del Libano”. Nelle ultime ore – aggiunge la stessa fonte – aerei israeliani hanno colpito Hezbollah nelle zone di “Kharayeb, Halta e Yaroun”.
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