“Ci allontana dall’Ue e ci avvicina alla Russia” – Il video – .

“Ci allontana dall’Ue e ci avvicina alla Russia” – Il video – .
“Ci allontana dall’Ue e ci avvicina alla Russia” – Il video – .

La presidente della Georgia Salome Zourabichvili ha posto il veto alla controversa legge sugli “agenti stranieri” approvata in via definitiva dal Parlamento pochi giorni fa, bloccandone – almeno per il momento – l’entrata in vigore. La mossa filoeuropea del presidente era ampiamente attesa, dopo che migliaia di cittadini georgiani sono scesi in piazza per mesi – spesso sfidando la linea dura della polizia – per chiedere il ritiro della legge proposta dal partito al potere Georgian Dream. La parte europeista dell’opinione pubblica e dei governi occidentali considera la nuova legislazione pericolosamente vicina a quella adottata in materia in Russia, e quindi un passo significativo verso l’allontanamento della Georgia dalla democrazia se non addirittura nelle braccia di Vladimir Putin. In sostanza, la legge approvata in via definitiva il 14 maggio prevede che tutti quegli enti – compresi media e organizzazioni non governative – che ricevono più del 20 per cento dei loro fondi da istituzioni straniere debbano registrarsi come “organizzazioni portatrici di interessi di una potenza straniera”. Questa definizione li costringerebbe, tra l’altro, a condividere informazioni riservate, pena multe fino a circa 10mila dollari. Per le forze di opposizione e i manifestanti ricalca quello adottato da Mosca nel 2012 per reprimere il dissenso e ostacolare il lavoro dei media. Per il governo della Georgia, invece, si tratta di uno strumento necessario per la trasparenza finanziaria degli enti non governativi e la salvaguardia della sovranità nazionale.

Il messaggio del presidente e il futuro della legge

«Oggi ho posto il veto alla legge russa – ha detto il presidente Zourabichvili in un videomessaggio pubblicato anche sui suoi canali social – Questa legge è russa nella sua essenza e nel suo spirito. Contraddice la nostra Costituzione e tutte le regole europee, quindi rappresenta un ostacolo sul nostro cammino europeo. Questo veto è giuridicamente corretto e verrà comunicato oggi al Parlamento: è un testo che non è soggetto ad alcuna modifica o miglioramento, quindi il veto è molto semplice. Questa legge deve essere abrogata”. L’esercizio del potere di voto da parte del presidente filoeuropeo complica l’iter della legge, ma non ne impedisce completamente la futura applicabilità. Il Parlamento di Tbilisi, controllato dal partito al governo Sogno Georgiano, potrà ora aggirare il veto presidenziale riapprovando la legge con un voto a maggioranza semplice. Si prevede che lo farà nei prossimi giorni.

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