Benjamin Netanyahu ha annunciato lo scioglimento del gabinetto di guerra. Il primo ministro – secondo i media – ha informato i ministri durante la riunione del gabinetto di sicurezza politica dopo le recenti dimissioni di Benny Gantz e Gadi Eisenkot dal gabinetto di guerra.
Si prevede che Netanyahu continui a tenere riunioni limitate a scopo di “consultazione”, che hanno già avuto luogo alla presenza dei ministri Yoav Gallant, Ron Dermer e del capo dell’Assemblea nazionale Tzachi Hanegbi.
Israele: ONU e UNRWA del tutto inefficienti negli aiuti
Il portavoce israeliano David Mencer, in un briefing, citato dal Guardian, ha detto che le Nazioni Unite e l’UNRWA sono state “irrimediabilmente inefficaci” nella distribuzione degli aiuti a Gaza e che ci sono scorte di aiuti sul lato di Gaza del confine. Mencer sostiene che oggi entra a Gaza più cibo di quanto ne entrasse quotidianamente prima del 7 ottobre, riferisce il giornale britannico, per cui la narrazione secondo cui a Gaza c’è carestia non è vera.
Sondaggio, il 60% degli israeliani è favorevole alla road map rilanciata da Biden
Il 60% degli israeliani vuole che l’accordo sugli ostaggi e il cessate il fuoco siano “accettati” secondo la road map rilanciata dal presidente Biden e che Hamas ha finora respinto senza porre fine alla guerra. Lo rivela un sondaggio condotto dal ‘Jewish People Policy Institute’ secondo il quale la maggioranza del campione rifiuta una rioccupazione della Striscia e preferisce il controllo civile palestinese dopo la guerra con Israele che mantiene la responsabilità della sicurezza.
Tuttavia, solo il 10% vuole che sia l’Autorità Nazionale Palestinese (AP) a governare la Striscia, mentre oltre il 60% vorrebbe vederla gestita da entità palestinesi locali e stati arabi. Per quanto riguarda la situazione nel Nord con il Libano, il 36% del campione auspica un attacco totale contro Hezbollah il prima possibile, il 26% spera in una guerra in Libano una volta finita la battaglia a Gaza e il 30% opta per una soluzione politica .
L’esercito continua le operazioni militari a Rafah
Cinque persone sono morte e altre 13 sono rimaste ferite in seguito a un bombardamento israeliano che ha colpito questa sera una casa nella città di Gaza. Altre due vittime ieri sera a Rafah, nel sud della Striscia. Lo riferisce l’agenzia di stampa palestinese Wafa. Un edificio residenziale è stato colpito nel quartiere di Zarqa, dopo che un altro raid ha colpito una casa nella zona di Sheikh Radwan. Ieri sera altre due vittime a Rafah, nel sud della Striscia.
Il bilancio nell’enclave palestinese dal 7 ottobre è di almeno 37.347 morti e 85.372 feriti, secondo i dati del locale ministero della Sanità gestito dal movimento islamista Hamas che parla di dieci vittime nelle ultime 24 ore.
L’esercito continua le sue operazioni “mirate e basate sull’intelligence” a Rafah, nel sud di Gaza. Lo rende noto il portavoce militare Daniel Hagari secondo cui “sono state rinvenute numerose armi e colpite una serie di strutture dotate di esplosivo che costituivano una minaccia per i soldati”. “Contemporaneamente – prosegue la stessa fonte – nella zona di Tel Sultan, diversi terroristi che rappresentavano una minaccia per le truppe sono stati eliminati in combattimenti ravvicinati e mediante droni”. Oltre a Rafah, i soldati continuano ad operare nella parte centrale di Gaza dove “i terroristi armati sono stati eliminati in combattimenti ravvicinati. Sono state distrutte anche una serie di strutture militari che rappresentavano una minaccia per i soldati e utilizzate da Hamas per scopi terroristici”.
Al Jazeera, attacchi nella notte in tutta Gaza
Durante la notte ci sono stati attacchi in tutta la Striscia di Gaza, dalla città settentrionale di Beit Hanoon alla città di Rafah, insieme ad attacchi di artiglieria pesante lungo il confine orientale. Lo riferisce Al Jazeera, parlando di “pesanti attacchi nella parte centrale e orientale di Rafah”. Le forze israeliane, scrive Al Jazeera, hanno continuato a demolire case nella parte orientale e vicino al corridoio di Filadelfia. Secondo la TV Qatar, l’esercito israeliano ha effettuato attacchi di artiglieria pesante nel centro di Gaza, compresi i campi profughi di Bureij e Maghazi e la parte sud-orientale della città di Deir el-Balah.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA
