Le esportazioni di armi prodotte da Israele hanno raggiunto un record storico nel corso del 2023, superando il valore di 12 miliardi di euro (più di 13 miliardi di dollari). I dati sono stati diffusi dal Ministero della Difesa secondo cui Il 36% delle esportazioni riguarda sistemi di difesa aerea, rispetto al 19% dell’anno precedente. Altri picchi significativi riguardano sistemi radar e di guerra elettronica (11%), equipaggiamenti antincendio e di lancio (11%), droni e avionica (9%) e munizioni e armamenti (8%). Israele è il primo paese al mondo in valore delle esportazioni di armi pro capite (97 dollari), davanti a Russia (57 dollari) e Svezia (53 dollari).
Come è noto, armi che sono state testate con successo sui campi di battaglia reali, vengono venduti più facilmente sui mercati e le opportunità per farlo non sono mancate a Israele. Il Direttore Generale del Ministero della Difesa, Eyal Zamirha affermato che “Molti paesi in tutto il mondo sono testimoni del successi dei sistemi di combattimento israeliani nella guerra e stanno comprando armi israeliane per proteggere i loro cittadini”. Due anni fa l’ex ministro della Sicurezza interna Uzi Landau, “Israele è un laboratorio per la lotta al terrorismo”.
Negli ultimi 5 anni – ha sottolineato il Ministero della Difesa – lLe esportazioni complessive di difesa di Israele sono raddoppiate e il record delle esportazioni è stato battuto ogni anno negli ultimi tre anni. Nel 2023, quasi la metà delle esportazioni della difesa (48%) è andata verso paesi dell’Asia e del Pacifico India, Singapore e Azerbaigian come clienti principali. La citazione dell’Europa sale al 35% dal 29% nel 2022. L’accordo con l’azienda ha un impatto significativo La Germania, da 3,5 miliardi di dollari in cinque anni, per la vendita del sistema missilistico Arrow e contratti conOlanda per i razzi Elbit. Un altro 9% delle esportazioni israeliane finisce nel Nord America, il 4% in America Latina, il 3% nei paesi che fanno parte degli Accordi di Abraham e un altro 1% nei paesi africani.
