Il PPE riunito deposita l’agenda. Salvini verso un collegamento con Orbán – .

Il PPE riunito deposita l’agenda. Salvini verso un collegamento con Orbán – .
Il PPE riunito deposita l’agenda. Salvini verso un collegamento con Orbán – .


Le trattative per formare la nuova maggioranza europea si svolgono a Cascais, storica città portoghese a mezz’ora da Lisbona. Da ieri a venerdì si è riunito lo stato maggiore del PPE, da cui è trapelata una bozza del documento con le proposte del PPE alla Commissione e, tra le principali richieste, la creazione di un’Unione europea di difesa con maggiori risorse e un mercato unico della difesa. “L’Europa deve essere in grado di difendersi da sola, sostenendo pienamente una NATO allargata. Contro l’aggressione ingiustificata di Putin, saremo fermamente al fianco dei nostri amici ucraini”, si legge nella bozza.

Tra le altre richieste, la nomina di un commissario per le PMI. Il PPE è pronto anche a chiedere una revisione delle norme per la riduzione delle emissioni di CO2 per le auto nuove e la capacità del corpo permanente di Frontex di raggiungere una capienza massima di 30.000 persone e di rafforzare il suo ruolo guida nei rimpatri. Oltre ai parlamentari europei del PPE, all’evento parteciperanno il presidente della Repubblica portoghese Marcelo Rebelo de Sousa, il primo ministro portoghese Luís Montenegro e le presidenti della Commissione europea e del Parlamento Ursula von der Leyen (nella foto) e Roberta Metsola.

Il nodo centrale da sciogliere è in quale direzione dovranno andare i Popolari: verso un allargamento della maggioranza ai Verdi o verso un accordo con i conservatori dell’ECR. In questo senso, la posizione della delegazione italiana di Forza Italia resta quella ribadita da Antonio Tajani: no a una maggioranza con i Verdi e apertura ai conservatori.

Mentre nella destra europea proseguono le trattative per la creazione di un grande gruppo sovranista, ieri il premier ungherese Viktor Orbàn ha dichiarato: «Presto anche gli italiani si uniranno» al gruppo dei Patrioti. Ovviamente a essere tentato dalla liaison con gli ungheresi è il leader del Carroccio Matteo Salvini. Che ieri è stato criptico ma ha anche ammesso: «Stiamo lavorando».

 
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