quali sono l’ultima Commendatio e la Valedictio, i riti cattolici che precedono la sepoltura – .

quali sono l’ultima Commendatio e la Valedictio, i riti cattolici che precedono la sepoltura – .
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Di Ester Palma

La Raccomandazione e il Congedo pronunciati al termine delle esequie: la salma di Benedetto XVI, come da sua richiesta, sarà deposta nella nicchia delle Grotte Vaticane dove era stato Giovanni Paolo II

Fervono i preparativi per i solenni funerali di Papa Benedetto XVI, in programma giovedì 5, con le prime visite di fedeli e istituzioni alla salma esposta nella Basilica di San Pietro. Quelli di Joseph Ratzinger saranno i funerali di un Romano Pontefice, con i riti e la venerazione che la Chiesa ha sempre tributato al successore (Benedetto era il 265°) dell’apostolo Pietro. Anche se il protocollo vaticano, solitamente molto preciso e dettagliato per l’addio a un Papa, si trova per la prima volta nella sua storia bimillenaria a registrare il funerale di un Papa celebrato dal suo successore, Papa Francesco. Ed è quindi al lavoro per scrivere nuove regole.

Ma quali sono iUltima Commendatio e il Valedictio, le benedizioni che precedono la sepoltura? La traduzione dal latino del primo suona come “l’ultima raccomandazione”. Come prescrive il rito liturgico romano, alla fine del liturgia della parola (cioè le letture di brani della Bibbia e del Vangelo, accompagnate da canti, l’omelia, la professione di fede e la preghiera universale o preghiera dei fedeli) il celebrante con i chierichetti asperge il feretro con acqua benedetta e incenso. Segue una preghiera, che generalmente è «Affidiamo alla terra il corpo mortale di nostro fratello (o sorella) in attesa della sua risurrezione; il Signore accolga la tua anima nella gloriosa comunione dei santi; apra le braccia della sua misericordia, perché questo nostro fratello, redento dalla morte, assolto da ogni colpa, riconciliato con il Padre e portato sulle spalle del Buon Pastore, possa partecipare alla gloria eterna nel Regno dei Cieli ”.

Valedictiodal saluto latino “di valore”che i romani dicevano o scrivevano salutandosi e che equivale al nostro ciao più un augurio di salute e pace, rappresenta l’ultimo saluto al defunto. Quella più usata è «Venite, santi di Dio, affrettatevi, angeli del Signore. Accogli la sua anima e presentala al trono dell’Altissimo. Ti accoglie Cristo, che ti ha chiamato, e gli angeli ti conducono con Abramo in paradiso. Accogli la sua anima e presentala al trono dell’Altissimo. Concedigli l’eterno riposo, o Signore, e splenda a lui la luce perpetua. Accogli la sua anima e presentala al trono dell’Altissimo». Poi la bara viene portata verso la sepoltura, che secondo Papa Ratzinger dovrebbe essere, come richiestola nicchia nelle Grotte Vaticane dove fu deposto il corpo di Giovanni Paolo II prima di essere trasferito nella parte superiore della Basilica.

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02 gennaio 2023 ( modifica 02 gennaio 2023 | 10:45)

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