“Scuole Felici”, il libro di Giovanna Giacomini – .

Cosa voglio veramente per il mio bambino? Questa è la domanda che ha dettato l’incontro con il formatore e il pedagogista Giovanna Giacominiche ha presentato il suo libro “Scuole Felici” presso la Biblioteca di Pagnano nel pomeriggio di sabato 13 aprile.

Un’opera nata dalla passione per il modello educativo danese 0-6 anni, che l’autore ha sperimentato durante un viaggio nel Nord Europa tra Danimarca, Svezia e Norvegia. In Paesi dove la fiducia coinvolge l’intera società, dove i passeggini con i neonati vengono lasciati parcheggiati all’aperto mentre i genitori svolgono commissioni o dove i parchi gioco hanno strutture altissime su cui i bambini possono arrampicarsi. Una mentalità che non associa il rischio al pericolo, come accade in Italia, ma, al contrario, lo considera un valore importante nella crescita della persona per superare le paure e saper affrontare i problemi. Un percorso di avvicinamento costante alle difficoltà che i più piccoli sicuramente incontreranno prima o poi nel corso della loro vita. Infatti, è solo dannoso proteggere i bambini da ogni pericolo come la società moderna sente il bisogno di fare, venendo meno quella fiducia che un tempo riuniva tutta la famiglia attorno al fuoco, quando il bambino veniva sperimentato con gli oggetti domestici.

Al giorno d’oggi i campanelli d’allarme si attivano quando si verifica qualsiasi tipo di imprevisto, che genera ansia e stress così accentuati da riflettersi e manifestarsi nei bambini a partire da un’età sempre più giovane. Desideriamo costantemente raggiungere una perfezione che in realtà non esiste, prevenendo errori dai quali possiamo imparare. I pilastri del metodo danese, che sono uno stile di vita, ci incoraggiano a non seguire le istruzioni alla lettera, ma piuttosto a sperimentarle e ad adattarle alle nostre esigenze, soprattutto in ambito educativo. La filosofia e la pedagogia Hygge, ovvero l’arte di stare bene, deve essere applicata anche nelle scuole, per creare un’atmosfera sociale legata al senso di comfort, sicurezza, accoglienza e familiarità. Una ricerca non della felicità momentanea, ma della felicità quotidiana, che secondo il pedagogista è la risposta alla domanda posta ai presenti all’inizio della presentazione.

L’autrice Giovanna Giacomini con il suo libro “Scuole Felici”
e la moderatrice Erica Dozio

Ponendo il benessere come priorità si crea una condizione dove l’apprendimento non è rigido, ma al contrario modellato in base alle diverse capacità ed esigenze dei più piccoli. Anche l’aspetto estetico delle scuole o degli ambienti di lavoro contribuisce alla qualità del servizio o della prestazione. La produttività è infatti associata alla ricerca della bellezza delle piccole cose nella vita di tutti i giorni, una capacità che nasce naturalmente fin da bambini e che poi si perde man mano che crescono. Dobbiamo mettere da parte la cultura della prestazione che ci spinge a essere sempre impegnati e invece fermarci e rallentare per goderci il momento presente e la compagnia degli altri senza pensare agli impegni futuri. Solo quando i genitori contribuiranno attivamente al benessere della famiglia, concentrandosi sul qui e ora, in sinergia con la scuola, senza essere onnipresenti e controllare eccessivamente la vita dei propri figli, parlando apertamente e sinceramente senza timore di affrontare questioni tabù, allora potranno essere in grado di agire come modello di libertà che genera la felicità e il benessere a cui i bambini aspirano. Insomma, una promozione a far emergere il meglio di sé in ogni circostanza, stimolando in ognuno la formazione della versione migliore di sé, che in conclusione è l’obiettivo dell’educazione.
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Al termine dell’incontro i presenti hanno condiviso riflessioni e dubbi con chi scrive, prima di trascorrere ancora qualche minuto insieme condividendo un gustoso aperitivo.

I.Bi.

 
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