Cinquefrondi, presentazione del libro “Lupare rosa” di don Marcello Cozzi, ex vicepresidente di Libera – .

Cinquefrondi, presentazione del libro “Lupare rosa” di don Marcello Cozzi, ex vicepresidente di Libera – .
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Nell’ambito del “Festival del Libro e della Lettura”, lunedì 22 aprile, alle ore 18.00, presso la mediateca comunale “Pasquale Creazzo” di Cinquefrondi, verrà presentato il libro “Lupare rosa” di don Marcello Cozzi, ex vicepresidente di Libera e oggi coordinatore (sempre su Libera) del tavolo interreligioso, presidente della fondazione nazionale antiusura “Interesse Uomo”, vicepresidente della Federazione italiana delle associazioni antiracket e antiusura, coordinatore dell’IRFI (Istituto di ricerca e formazione interdisciplinare sui fenomeni di mafia e corruzione) che nasce all’interno del Dipartimento di Diritto Canonico della Pontificia Facoltà Teologica del Mezzogiorno. Il giornalista Antonino Raso dialogherà con l’autore e interverrà Antonio Napoli, Vicepresidente Valle del Marro, Libera Terra. Don Marcello Cozzi è autore di numerose pubblicazioni di successo: Quando la mafia non esiste. Malaffare e affari criminali in Basilicata” (2008); “Poteri invisibili. Viaggio in Basilicata tra affari, mafie, omicidi e verità negate” (2014); “Ho incontrato Caino. Pentirsi. Storie e tormenti di vite confiscate alle mafie” (2016); Dio ha le mani sporche. Il grido degli innocenti, l’angoscia dei carnefici, l’arroganza dei padroni (2022). ‘Lupare Rosa’, con la prefazione di Federica Sciarelli e un’introduzione di Giancarlo Caselli, è dedicato alle donne che cercano di sfuggire all’oppressione dei mariti boss della ‘Ndrangheta. Don Marcello Cozzi, sacerdote impegnato da decenni nel campo del disagio sociale, nell’educazione alla legalità e alla giustizia, nella lotta alle mafie e nell’accompagnamento dei pentiti di mafia e dei testimoni di giustizia, ci racconta una pagina diversa della mafia : quello delle donne, delle mogli dei boss, di Cetta, Angela, Tita, Annunziata, Rossella che sognano una vita diversa e che tentano di fuggire da quella gabbia fatta di violenza e paura che le tiene prigioniere. Cresce sempre di più il numero delle donne, soprattutto madri, che chiedono aiuto per sfuggire alla mafia. dal loro mondo di bugie e morte. Ma se è previsto un cambio di anagrafe per i collaboratori di giustizia e i testimoni, queste donne e bambini non sono considerati né collaboratori di giustizia né testimoni, non hanno alcuna tutela. Per aiutare e accogliere donne e minori che vogliono uscire dal circuito mafioso e promuovere una rete di tutela e sostegno, è stato firmato “Liberi di scegliere”: un protocollo d’intesa tra il Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio, il Tribunale per i Minorenni, la Procura dei Minori e la Procura Distrettuale di Reggio Calabria. Procura Nazionale Antimafia e Libera ed è sostenuto dalla Conferenza Episcopale Italiana. Lo scorso 30 settembre Papa Francesco, in un incontro reso pubblico solo successivamente per ragioni di incolumità e incolumità dei partecipanti, ha incontrato le donne uscite dalla mafia e dalla ‘ndrangheta, accompagnate da don Luigi Ciotti. che hanno deciso di infrangere codici secolari basati sulla violenza e sulla minaccia. Il sindaco e assessore della Città metropolitana di Reggio Calabria con delega ai Beni confiscati, Periferie, Politiche giovanili e Immigrazione e Politiche per la pace, Michele Conia, colpito in passato da gravi e inquietanti attentati intimidatori, spiega, con la coerenza di un politico che è sempre rimasta ancorata ai suoi valori di riferimento, secondo cui “la lotta alle mafie è intesa come riscatto sociale e impegno civile, che parte dal basso, dai territori, per una migliore convivenza tra le persone e per la partecipazione democratica alla vita della propria comunità, nel rispetto delle regole attraverso una cultura della legalità, diffusa nella società e nelle scuole e grazie al lavoro quotidiano di sindaci e sindaci impegnati in prima linea con uno straordinario spirito di servizio. Questo evento letterario si propone di raccontare storie al femminile, donne che risorgono dal silenzio e dalla violenza per costruire il cambiamento, vittime di un sistema criminale che ha condizionato la loro esistenza. Molte altre storie aspettano ancora di essere conosciute e lette provando a scrivere un finale diverso”.

Tag: Cinquefrondi presentazione libro Lupare rosa Don Marcello Cozzi vicepresidente Libera

 
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