così Utet rinnova la grafica dei suoi libri – .

Novità per la casa editrice Utenteche presenta a nuovo progetto grafico che riguarda l’intera linea editoriale delle notizie.

Nel nuovo corso della casa editrice (ora in Gruppo Mondadori) “tutte le copertine hanno in comune un font originale, titolo e sottotitolo in maiuscolo e una revisione del logo e del marchio. Entro questi vincoli le copertine manterranno una varietà di formato, iconografia e composizione della copertina”.

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Mattia de Bernardisdirettore editoriale di Utet, sottolinea: “(…) Dopo più di 300 nuovi prodotti, abbiamo sentito l’esigenza di rendere la nostra proposta più riconoscibile, i nostri nuovi prodotti più visibilmente connessi, i singoli volumi fanno più chiaramente parte di una linea. Abbiamo collaborato con lo studio grafico che ci segue da sempre, e siamo orgogliosi di inaugurare il nostro nuovo ‘volto’: senza rinunciare a flessibilità e impatto, le copertine Utet comunicano oggi in modo coordinato la convinzione della casa editrice nell’offrire saggistica intelligente e modernacapace di fornire spunti sofisticati ma anche storie curiose e punti di vista originali sul mondo.”

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Questo progetto grafico fa parte di un percorso iniziato nel 2022 con la realizzazione di due nuove collane da aggiungere alla tascabile White Classics: Alfabeto (una serie di nuovi brevi saggi, che ha accolto autori come Giovanni De Luna e Matteo Bordone) e Biblioteca (serie di cataloghi che comprende titoli come Rumore di Daniel Kahneman, o Atlante delle emozioni umane di Tiffany Watt-Smith)

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Massimo Lafronza di XxYstudio aggiunge: “Per questo nuovo progetto abbiamo deciso di preservare una certa libertà iconografica (dipinti, illustrazioni, fotografie…), e quindi la ricerca si è concentrata su uno nuovo carattere, abbastanza morbido da adattarsi di volta in volta al tono del libro. Un font che andrebbe bene per una biografia storica di mille pagine ma anche per un pamphlet urgente o un saggio sui fumetti di supereroi. L’abbiamo trovato e si chiama Persona: disegnato da Abyme, che ha la particolarità di essere un display font sans serif con spessori variabili, cosa che gli conferisce un calore insolito per uno stick font, e si presta a veicolare contenuti della natura più varia. Persona si chiama così perché ha sede in Floridaun carattere disegnato nel 1931 da Hans Möhring e utilizzato nei titoli dei film Persona di Ingmar Bergman, e ispirato alla tipografia fiorentina rinascimentale del XV secolo”.

Aggiunge Lafronza: “Decisa la tipografia, abbiamo introdotto come ulteriore elemento di riconoscimento (e rigidità) l’allineamento dei testi sempre a sinistra, lasciandoli liberi di scorrere sul margine sinistro e di assumere dimensioni diverse a seconda delle specifiche esigenze. Abbiamo mantenuto tutto in maiuscolo, compreso il sottotitolo, altro elemento insolito nel mondo dell’editoria ma che qui assume un ruolo funzionale: per la saggistica i sottotitoli hanno un peso informativo enorme e con questa scelta abbiamo voluto restituire loro il carattere tipografico dignità che meritano. L’ultimo elemento fisso è la posizione e la suddivisione del marchio e del logoposti ai piedi sui due margini laterali come a creare la base su cui è costruito il tutto: se Utet ha una grande tradizione, il marchio ne è il caposaldo”.

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