LONATE POZZOLO – Il colore del titolo, verde, è un indizio. Il nome, Umberto (con tanto di foto), è una certezza ancor prima di conoscere Aurora Lussana, giornalista e autrice del libroper anni lavorò al fianco di Umberto Bossi, «l’uomo che ha inventato il Nord», recita il sottotitolo del volume edito da Piemme.
Romanzo pop anche per i “non leghisti”
Operazione nostalgia? Voglia di apertura e di vetrina per l’intero reliquiario leghista e proto-leghista? O meglio un libro che, nel 40° anno di fondazione della Lega, va letto da chi ha creduto in quegli ideali, da chi li ha combattuti politicamente, da chi ha conosciuto il Senatur o da chi magari anche solo l’ha incontrato nel seguirlo, anche solo come un elettore o un militante di un altro partito, il proprio percorso politico.
Un romanzo, in alcune pagine si potrebbe addirittura dire un romanzo popolare, che sogna, racconta, ricostruisce e restituisce un uomo che fu un leader con i suoi pregi e i suoi difetti. Lussana, che fu anche segretario di Bossi, delinea l’uomo, il leader, ma anche il contesto politico dell’Italia in cui Umberto Bossi è “nato” ed è cresciuto fino a diventare uno dei protagonisti della Seconda Repubblica. E di tutto questo, anche della Lega di oggi, Aurora Lussana, senza mai nascondere la sua appartenenza leghista, ma anche senza cadere nel partigianeria, ha parlato al puntata di approfondimento di Malpensa24 TV.