inaugurata la bibliocabina a Pratola – .

Entrare in una cabina telefonica e uscirne da supereroi. Un po’ come Clark Kent che si trasformò in una cabina telefonica Superuomo con la differenza che ciò che dà i superpoteri è leggere e scambiarsi libri.

È stata inaugurata questa mattina presso la casa comunale di Pratola Peligna la prima ed unica cabina telefonica, frutto dell’incontro tra la vecchia e dismessa cabina telefonica e una biblioteca. Punto di attraversamento del libro dove portare libri e prenderne in prestito altri, ancora un luogo di comunicazione destinato a ospitare una forma di condivisione letteraria dove la tastiera e la cornetta del telefono hanno lasciato spazio ai libri posti sugli scaffali.

Quelli decorati dai bambini del Centro diurno per l’autismo di Pratola Peligna guidati dal maestro d’arte Giuseppe D’Orazio che hanno scelto l’immagine di Superuomo intento a leggere perché, come si legge sulla copertina del suo libro, “chi legge è un supereroe”; purché rispettino le regole come quelle affisse sul muro dell’ex cabina telefonica per ricordare che la lettura è un diritto di tutti e va esercitata come tale.

Una cerimonia di inaugurazione tenutasi alla presenza dei bambini del Centro Diurno per l’Autismo, tutti con indosso la maglietta con la S più famosa dei fumetti, che il sindaco Antonella Di Nino e la consigliera comunale Maria Laura Iacobucci, promotrice dell’iniziativa, volevo ringraziare espressamente. Insieme a chi ha contribuito all’iniziativa come Emilio Presutti, artigiano di Pratola che ha aderito con entusiasmo all’iniziativa del Comune mettendo a disposizione tempo e materiali per realizzare la struttura in legno posta all’interno della baita. Donato dall’associazione culturale teatrale Sciablaquerie di cui lo stesso Presutti è presidente, l’opera di scaffalatura rappresenta un piccolo ma importante gesto compiuto da chi ha voluto contribuire a creare un luogo dove da oggi chiunque, come Clark Kent, può diventare un supereroe.

 
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