Salvini a Livorno per presentare il suo libro, protesta di portuali e studenti – .

Salvini a Livorno per presentare il suo libro, protesta di portuali e studenti – .
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Livorno, 2 maggio 2024 – Manifestazione, con lavoratori portuali e studenti in piazza, contro la presenza in città di Matteo Salvini. IL leader della Lega è atteso per la presentazione del suo libro al teatro Quattro Mori, alle 21, nel retro del palazzo dei portuali di Livorno.

«Salvini attento, a Livorno fischia ancora il vento», si legge sullo striscione esposto da Azione Antifascista Livornese alla testa del corteo che poco fa si è mosso da Piazza Grande verso il teatro. Al momento non si registrano particolari tensioni, con qualche centinaio in marcia.

“Livorno è una città antirazzista e antifascista e noi siamo qui in piazza per manifestare le nostre idee contrarie a quelle del ministro Salvini”, ha detto Luca Ribechinidell’associazione Porto Pulito di Livorno. «Siamo qui perché un ministro non viene a Livorno da ministro, ma per fare propaganda in una struttura, il teatro 4 Mori, che per noi non ha nulla a che vedere con le idee politiche di Salvini», spiega Massimo Mazza, Alp rsu e responsabile nazionale coordinamento delle porte USB.

“Nessuno vuole impedire a nessuno di parlare – ha aggiunto – e non crediamo che un ministro abbia difficoltà a parlare tra stampa e tv, non pensiamo di poter essere d’accordo con il luogo in cui parla”.

«La scritta sullo striscione comparso a Livorno durante la manifestazione contro il segretario della Lega – ‘Salvini attento, il vento fischia ancora’ – è di una gravità senza precedenti”. Lo afferma l’eurodeputato della Lega, Susanna Ceccardi, presente questa sera al Teatro Quattro Mori. “Siamo di fronte a una minaccia reale, assolutamente da non sottovalutare, che rimanda ai più bui anni ’70. Mi aspetto – aggiunge Ceccardi – una condanna unanime da parte di tutte le forze politiche. C’è una parte della sinistra che non ha ancora imparato le regole fondamentali della democrazia e continua a manifestare impunemente e in modo poco dignitoso la propria intolleranza verso chi non la pensa come loro. Questa violenza verbale che rischia di tradursi in violenza fisica è del tutto inammissibile e va condannata senza alcun dubbio e senza ma”.

 
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