Il 22 maggio uscirà “Amunì”, il libro di Giacomo Moceri.

Il 22 maggio uscirà “Amunì”, il libro di Giacomo Moceri.
Il 22 maggio uscirà “Amunì”, il libro di Giacomo Moceri.

Camilleri, Tomasi di Lampedusa, Quasimodo, Sciascia, sono solo alcuni dei grandi scrittori che hanno dato lustro alla lingua siciliana, valorizzandola con scritti straordinari che porteremo negli anni come vanto di una lingua straordinariamente ricercata e conosciuta in tutto il mondo. Uno splendido esempio di come può cambiare una frase se pronunciata in siciliano è contenuto nel libro “Amunì – Se non sai dirlo, dillo in siciliano” di Giacomo Mocericlasse ’92, nato a Castelvetrano, laureata in Beni Artistici e dello Spettacolo presso l’Università di Parma e in Economia e gestione delle attività artistiche e culturali presso l’Università Ca’ Foscari Venezia, già titolare della pagina Instagram siciliandice.

Dopo undici anni lontano dalla Sicilia, Giacomo torna in patria, proprio per seguirne meglio l’evoluzione siciliandice. Ora vive a Mazara del Vallo, e nello stile della stessa pagina Instagram, accanto a un testo più narrativo scritto da lui per spiegarne il significato al lettore, ha realizzato un libro, un lavoro che è ancorato ad un amore sconfinato per una terra e le sue meraviglie da preservare e tramandare.

Il libro, edizione Giunti, contiene una raccolta di quasi un centinaio di parole, espressioni e proverbi della lingua siciliana, con traduzione e spiegazione in inglese, e racconta aneddoti di vita quotidiana, esperienze personali, curiosità ed etimologie che si riuniscono in tanti brevi testi esplicativi. Il suo l’uscita è prevista per il 22 maggio 2024 ed è già ordinabile su Amazon e sugli store digitali di Mondadori, Feltrinelli, IBS.

Il volume è composto da nove capitoli, ciascuno dedicato a un tema diverso, più un’appendice. Ogni capitolo contiene tra i dieci e i dodici contenuti, mentre l’appendice è dedicata agli stereotipi e ai falsi miti che preoccupano noi siciliani agli occhi degli “stranieri”. Scopo del libro e del progetto siciliandice di per sé, è quello di dare nuova vita al patrimonio linguistico siciliano, rendendolo accessibile non solo ai siciliani, ma a chiunque se ne senta interessato. Il tono di voce ironico, leggero e divertente del libro rispecchia in pieno quello della pagina.

 
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