Bastardi di Pizzofalcone, Maurizio de Giovanni presenta l’ultimo libro «Pioggia» – .

Bastardi di Pizzofalcone, Maurizio de Giovanni presenta l’ultimo libro «Pioggia» – .
Bastardi di Pizzofalcone, Maurizio de Giovanni presenta l’ultimo libro «Pioggia» – .

«Questo è il male, sai? Ognuno fa il suo lavoro, senza mai alzare lo sguardo. E tutti sono convinti di essere onesti, lucidi e rispecchiati. Ma cosa succede alla giustizia, ispettore? Si perde nei rivoli, negli interstizi, nei dettagli, nelle procedure. Ognuno fa il suo lavoro, certo: ma nessuno si pone il problema se le cose vanno bene”. Non ci sarà alcun articolo del codice penale o sentenza del tribunale che possa fornire una risposta adeguata a domande di tale portata. Tale da ribaltare lo schema di una complicata indagine per omicidio nella trama quasi dostoevskiana di un’immersione che scandaglia gli abissi più oscuri dell’animo umano, alle prese con il nodo inestricabile che intreccia verità, giustizia, vendetta, punizione.

Maurizio De Giovanni pone questi temi al centro del nuovo capitolo del lungo romanzo sulle gesta dei poliziotti del commissariato reietto che guardano Napoli dall’alto e vengono trascinati nei suoi delitti e misfatti, pronti per la trasposizione televisiva: Pioggia – Per i bastardi di Pizzofalcone (Einaudi, pag. 230, euro 18,50, presentazione napoletana stasera alle 20.30 al teatro Diana) è il dodicesimo episodio della serie, tre anni dopo Angeli del 2021. Ambienta la storia in una città colpita da un temporale fitto e insistente e angosciato, qualcosa che supera l’accidentalità del turbamento atmosferico così anomalo e lontano dagli stereotipi da cartolina per assumere una dimensione quasi metafisica, un senso che rimanda a quello di Malacqua di Nicola Pugliese. Perché proviamo un simile sgomento, un uguale disorientamento, un’ansia che sconfina nell’attesa di una purificazione non solo materiale. «Non smetterà mai di piovere, e non importa. Sarà meglio, infatti, così questa maledetta città alla fine si laverà da sola.

La pioggia che avvolge Napoli da un martedì di solitudine e scrupoli arriva sotto forma di “uno stato d’animo infame” e “si diffonderà nel cuore come un’alluvione, partendo dal basso e risalendo verso la coscienza, e quando te ne accorgerai , quando avrai una conoscenza precisa, sarà troppo tardi”. Coinvolti i poliziotti reietti del quartiere di Pizzofalcone. Il vicequestore Gigi Palma, il vicequestore in pensione Giorgio Pisanelli, la vicequestore Elsa Martini, l’ispettore Giuseppe Lojacono, il vicequestore Francesco Romano, il vicequestore Ottavia Calabrese, gli agenti Alex Di Nardo e Marco Aragona che, chiamati per scoprire chi ha ucciso L’anziano e malato avvocato Leonida Brancato, si immergono nella pioggia di un delitto efferato e crudele, trascinando con sé le loro vite lacerate, le rispettive passioni, le angosce e i fantasmi delle loro esistenze. Cercano di trovare riparo dalle turbolenze del momento, in una città che, nonostante trasformazioni e finzioni, continua a far paura, recuperando il valore delle relazioni degli amanti, dei figli, dei padri: riconquistando un margine di sincerità finalmente libero dalle ombre.

De Giovanni sviluppa la sua narrazione su questo doppio binario, facendo convergere gli itinerari lungo il percorso delle indagini nella città assediata dal male: quello della criminalità, con il suo traffico di droga; l’altro che è incistato nei corpi, in una sofferenza trattenuta. Leonida Brancato era un maestro penalista, abilissimo nel suo lavoro in aula e odioso nelle giornate trascorse fuori: fu ucciso nel suo appartamento dove viveva da solo. Chiunque lo abbia ucciso ha aggredito il cadavere con feroce crudeltà. Perché? Cosa nasconde il suo passato di avvocato e di padre? C’è un motivo per cui suo figlio Giancarlo non vuole più sapere nulla di lui? Ci sono prove in cui ha contribuito a far prevalere il male sulla verità? Quanto dolore e sofferenza ha causato tutto questo?

Il gruppo dei Bastardi intraprende una corsa contro il tempo: la stazione di polizia è a rischio, è sotto esame e in caso di fallimento potrebbe scomparire, disperdendo le truppe. È un esame nell’esame, una prova da superare in ogni modo, anche praticando metodi eterodossi e non istituzionali. Da Bastards, insomma.

La pioggia alla fine li aiuterà.

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La mattina

 
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