Fiera del Libro, annullata la presentazione di Sgarbi perché candidato alle europee. Il direttore Benini: «Non sarebbe elegante»

Fiera del Libro, annullata la presentazione di Sgarbi perché candidato alle europee. Il direttore Benini: «Non sarebbe elegante»
Fiera del Libro, annullata la presentazione di Sgarbi perché candidato alle europee. Il direttore Benini: «Non sarebbe elegante»

Amarezza e tristezza. Così ha reagito Vittorio Sgarbi all’annullamento della presentazione del suo libro Stupore e paura prevista al Salone del Libro di Torino, a partire da giovedì 9 maggio. Una decisione arrivata a ridosso dell’apertura della manifestazione, la più importante per l’editoria in Italia, motivata dalla sua candidatura nelle liste di Fratelli d’Italia alle prossime elezioni europee. «Seguiamo le regole della campagna elettorale, ovviamente. Quindi i candidati politici, mi sembra anche una questione di eleganza, non possono presentare i libri, ma la Fiera è aperta a tutti e accoglieremo tutti con gioia”, ha spiegato la direttrice della Fiera, Annalena Benini. «È con grande amarezza che apprendo dell’annullamento della presentazione del mio libro su Michelangelo», ha detto l’ex sottosegretario alla Cultura, dimessosi a febbraio, «la casa editrice mi rassicura che non si tratta di una questione di censura personale ( per cui gridare al regime come Scurati) ma di una regola non scritta che prevede che chi si candida alle elezioni (immagino di qualunque tipo) in condizioni di parità non possa presentare un libro”. Una decisione che il politico e critico d’arte bolla come “ben oltre l’assurdo”, ricordando di non aver mai mancato all’appuntamento torinese, con relative presentazioni da 36 anni “e sono sicuro che tra tanti anni avrò incontrato occasioni elettorali”. Secondo Sgarbi, una misura coercitiva con la sua interpretazione restrittiva estesa anche ad occasioni non televisive, per le quali è stata creata la parità di condizioni – denuncia il critico – è un segnale inquietante per la riconosciuta contrapposizione tra politica e cultura, di cui ero il vittima negli ultimi tempi, riferendosi alla conclusione della sua avventura da Sottosegretario. «È un momento triste per l’Italia perché stabilisce incompatibilità dannose e, attraverso divieti e limitazioni, invece di garantire parità di diritti, impone falsi doveri», conclude. E riceve a sorpresa il sostegno anche del ministro Sangiuliano, che dopo i recenti dissapori tra i due interviene auspicando che Sgarbi «possa presentare sempre e ovunque i suoi libri. Anzi”, aggiunge, “prima o poi anch’io gli chiederò di poter presentare insieme un suo libro”.

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