Sfruttando l’effetto Salone si può realizzare a Torino la Casa dei Libri – .

Sfruttando l’effetto Salone si può realizzare a Torino la Casa dei Libri – .
Sfruttando l’effetto Salone si può realizzare a Torino la Casa dei Libri – .

Uno spettacolo da record. L’edizione 2024, la prima guidata da Annalena Benini, ha avuto ancora più visitatori dell’anno precedente, che già aveva riscosso un successo straordinario. Torino si conferma la città del libro grazie a un’eccezionale rete di biblioteche (nel 2026 verrà inaugurata la nuova biblioteca civica di Torino Esposizioni), al Circolo dei Lettori, alla Scuola Holden, alle tante prestigiose case editrici, ed eventi di successo come i Portici della carta, la libreria a cielo aperto più lunga del mondo. Grandi scrittori e intellettuali hanno lasciato il segno in questa città, la cui memoria va preservata e valorizzata come patrimonio di un’intera comunità.

Era giusto quindi ricordare al Salone del Libro, a cento anni dalla nascita, Giulio Bollati, protagonista assoluto dell’editoria italiana, manager della Einaudi, fondatore della Bollati Boringhieri, scrittore. A lui saranno dedicate diverse iniziative culturali nel corso del 2024.

Proprio in concomitanza con questi eventi sarebbe bello riprendere e realizzare la sua idea di creare un luogo specifico dedicato ai libri: uno spazio aperto a tutti con momenti di confronto, performance, video, mostre per i collezionisti e per il grande pubblico, e dotato di tecnologie all’avanguardia capaci di restituire tutta la ricchezza e la magia dei libri (per certi aspetti simile al Museo Nazionale del Cinema). E allo stesso tempo capace di ospitare un archivio dell’editoria italiana e una scuola di formazione professionale all’altezza delle aspettative delle nuove generazioni in cui si coniugano dimensione artigianale, vocazione industriale e innovazione tecnologica.

Perché questa idea non resti solo una suggestione, occorre innanzitutto il contributo dell’Associazione Editori e Librai (Lorenzo Armando, vicepresidente dell’AIE, si è già espresso in un intervento su queste pagine, ricordando tra l’altro che quest’anno l’Italia sarà ospite d’onore alla Buchmesse di Francoforte), tra le istituzioni e gli enti pubblici che già oggi operano con grande successo sul territorio: solo rafforzando la rete costruita nel tempo si potrà fare di Torino la capitale del libro di ieri, oggi e domani.

 
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