Il tram di Riva Reno. I cittadini pressano Orioli su parcheggi e lavori. E torna l’ipotesi Ztl – .

Il tram di Riva Reno. I cittadini pressano Orioli su parcheggi e lavori. E torna l’ipotesi Ztl – .
Il tram di Riva Reno. I cittadini pressano Orioli su parcheggi e lavori. E torna l’ipotesi Ztl – .

È stata quasi una lezione frontale, l’incontro ‘Riqualificare Riva Reno e convivere con il cantiere’ ieri pomeriggio nella sede del quartiere Porto-Saragozza. In ‘poltrona’ l’assessore comunale alla Nuova Mobilità, Valentina Orioli, che ha subito precisato che quello organizzato è “un incontro non per scegliere se fare o meno il tram, ma per creare un sindacato di organizzazione e ascolto sul tema del cantiere”. A queste parole si levò qualche sussurro tra la ventina di persone presenti all’incontro.

Ma il clima è rimasto disteso, permettendo all’assessore di illustrare i punti chiave del cantiere del tram e della scoperta del canale di Reno, intervento chiave che riguarderà l’area attorno al palazzetto dello sport.

Al termine della presentazione, interrotta da alcuni appunti, Orioli ha lasciato la parola ai cittadini presenti in sala, in prevalenza residenti nell’area interessata dai lavori che inizieranno ad aprile e proseguiranno per 16 mesi, anche se “potremmo finire il cantiere anche in meno tempo – ammette l’assessore – ho questa sensazione”. Un’idea che andrebbe a beneficio dell’intero quadro residenziale e commerciale, che resta però una semplice ipotesi. E proprio le ipotesi, le incertezze e la mancanza di risposte sono i temi al centro di diverse domande dei partecipanti all’incontro.

“Si sente sempre dire: ‘valuteremo’, ‘ci assicureremo’ – elenca un cittadino –. Non sarebbe stato opportuno avere un progetto ben preciso prima di iniziare i lavori?”. Una domanda cui fa eco un’altra: “Si parla di tram da prima del Covid – tuona un abitante –. Non è un po’ tardi per continuare a ripetere ‘stiamo parlando’?”.

Dubbi ai quali l’assessore Orioli ha risposto così: “Dico che vedremo – chiarisce -, perché sono un tecnico. È un metodo che a volte non rassicura, ma i tecnici del Comune hanno già studiato la situazione del cantiere. Ma in corso d’opera i dettagli aumentano, perché le opere pubbliche sono su tre livelli, e quando ci si avvicina alla fase di costruzione ci sono certezze e intuizioni maggiori”.

Altro tema che preoccupa molto i cittadini è il bilancio dei parcheggi, che “è negativo – ammette Orioli – e conta circa 126 posti in meno. Indicativamente perché il modo in cui viene progettato il parcheggio può variare”.

Intanto il Comune sta lavorando per aumentare i parcheggi a strisce bianche per i residenti, e sta collaborando con Apcoa per i parcheggi di via Riva Reno, per avere offerte a prezzi controllati.

“La Zona 5 subirà il contraccolpo – sottolinea un cittadino –. Gli accordi con Apcoa dureranno solo per il periodo di costruzione? La situazione da ora in poi sarà invivibile per sempre”. Altra questione sollevata è la possibilità di trasformare via Riva Reno e i dintorni del Palasport in una zona a traffico limitato. Una scelta che interesserebbe i residenti, ma meno i commercianti: all’incontro è intervenuto un solo commerciante: “Ho contattato il Comune – confessa –, ma nessuno mi ha dato udienza”.

C’è anche chi chiede se il Comune abbia pensato di sospendere la strada preferenziale da via San Felice verso la porta: “È una di quelle cose che si possono fare”, apre Orioli, così come “probabilmente spegneremo qualche telecamera in la zona di via Marconi”. Intanto, conclude, «stiamo discutendo di lavorare sul tema dei parcheggi al Paladozza durante gli eventi, sia con il gestore che con la Fortitudo». La questione è anche sul tavolo del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica.

 
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