«Ho iniziato ad andare in Russia nel 1991, più di trent’anni fa e, negli ultimi anni, credo di essere stato a Pietroburgo una ventina di volte. In questi venti viaggi sono stato forse tre volte in quello che, in Occidente, è il più famoso dei musei russi, l’Ermitage, e più di venti volte, ventitré, credo, al Museo Russo. Non che mi dispiaccia, l’Ermitage, solo che all’Ermitage c’è l’arte occidentale, nel Museo Russo c’è la più grande collezione di arte russa al mondo. E, fin dalla prima volta, camminando per le sale del Museo Russo mi è sembrato di leggere un libro di storia. Quando mi chiedono cosa ci dicono i romanzi di Dostoevskij sulla vita nella Russia dell’Ottocento, penso che sia vero, ci dicono molto sulla vita nella Russia dell’Ottocento, ma molto di più, mi sembra, ci dicono di noi, della nostra vita adesso, del nostro coraggio e della nostra paura.
Così Paolo Nori racconta di sé e del suo lavoro di studio e ricerca ma soprattutto della sua ammirazione per la lingua, la cultura e il popolo russo.
L’autore: PAOLO NORI
Paolo Nori, nato a Parma nel 1963, vive a Casalecchio di Reno e scrive libri. Tra le sue pubblicazioni più recenti: I russi sono pazzi. Corso sintetico di letteratura russa 1820-1991 (2021, nuova edizione 2022) per Utet; Sta ancora sanguinando. L’incredibile vita di Fëdor M. Dostoevskij (2021) e Ti avviso che vivo per l’ultima volta (2023) per Mondadori. Per Laterza è autore di Siam poi gente delicata. Bologna Parma, novanta chilometri (2007), Baltica 9. Guida ai misteri d’Oriente (con D. Benati, 2008) e Le parole senza le cose (2016).
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