“Cause sconosciute” per le schiume del fiume Olona del 18 gennaio – .

“Cause sconosciute” per le schiume del fiume Olona del 18 gennaio – .
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Il fiume coperto di schiuma come non si vedeva da tempo con le cascate annegare con bollicine bianche e pesci nascosti da quelli morbidi iceberg alla deriva lungo la corrente. La situazione verificatasi all’Olona il 18 gennaio scorso ha suscitato molto stupore, al punto che quel caso di inquinamento è arrivato anche sul tavolo della commissione ambiente della Regione Lombardia.

Nella seduta del 17 aprile, infatti, su richiesta del gruppo Azione e Italia Viva, sono stati sentiti i vertici dell’Arpa – l’agenzia regionale per la tutela dell’ambiente – e dell’Alfa, il gestore della rete idrica e fognaria. della provincia di Varese ma le cause di quel fenomeno vengono ufficialmente definite “sconosciute”.

Nel corso del suo intervento, il dirigente dell’Arpa ha assicurato che i tecnici dell’ente sono intervenuti tempestivamente, “facendo attenzione” ad un’azienda compatibile con la produzione di sostanze tensioattive, che provocano schiuma. Le segnalazioni ricevute – e dimostrate dalle foto – mostravano infatti la schiuma che usciva da un tubo ben preciso. Se però da un lato il sistema è risultato conforme alla normativa dall’altro il depuratore, non funzionante al momento dell’intervento, non aveva consentito di effettuare alcun campionamento di controllo e, pertanto, non era stato possibile attribuire con certezza le responsabilità ed irrogare sanzioni.

Presenti all’incontro anche il direttore generale dell’Alfa Michele Falcone e in collegamento remoto Annalisa Berni, responsabile delle acque reflue e Claudio Tartaglione, responsabile dell’area Olona. I tre rappresentanti della società hanno confermato in udienza la regolarità e la piena efficienza del servizio idrico integrato da loro controllato.

Più schiuma nell’Olona. Esce da un canale di scolo tra Fagnano e Gorla Maggiore

«Serve una maggiore collaborazione tra Arpa e Alfa e una direzione regionale per creare un sistema di controllo più efficace e capillare delle industrie e delle aziende agricole che operano lungo l’Olona, ​​per prevenire il più possibile episodi di sversamenti inquinanti – commenta l’assessore regionale Giuseppe Licata– è emerso così un importante lavoro di controllo e sanzionatorio svolto quotidianamente da Arpa e Alfa, ma anche la necessità di un piano regionale integrato di prevenzione, che crei maggiori e più strutturate sinergie tra questi soggetti, attualmente episodici, anche rafforzando le unità e la formazione del personale dedicato a questo tipo di controllo”.

 
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