Bari, scambio di messaggi tra Emiliano e Pisicchio prima dell’arresto – .

Bari, scambio di messaggi tra Emiliano e Pisicchio prima dell’arresto – .
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Durante l’interrogatorio di garanzia, l’ex assessore ha letto una conversazione Whatsapp con il presidente della Regione Puglia

19 aprile 2024

Uno scambio di messaggi Whatsapp, dimissioni forzate e arresti domiciliari: questo è quanto emerge dalle ricostruzioni della vicenda che ha coinvolto l’ex consigliere regionale della Puglia Alfonso Pisicchio. Dalla lettura delle notizie relative all’interrogatorio di Pisicchio, stretto collaboratore del suo arrestato giorni fa a Bari, emerge che il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, poche ore prima dell’arresto, ha avuto uno scambio WhatsApp con Pisicchio , scrivendogli, tra l’altro, di aver appreso ‘da fonti romane’ che ‘c’è una vecchia indagine contro di te che ha ripreso slancio.

Gasparri (FI): “Emiliano sapeva in anticipo dell’arresto di Pisicchio”

“Abbiamo pensato male di Emiliano e ci siamo sbagliati. Avendoci detto che insieme a Decaro sarebbe andato a casa della sorella di un boss della criminalità barese, abbiamo pensato che avesse solo cattive conoscenze. Deve invece aver mantenuto qualche contatto con la magistratura» dichiara il presidente dei senatori di Forza Italia Maurizio Gasparri.

“E così Emiliano ha chiesto a Pisicchio di dimettersi, altrimenti lo avrebbe revocato – aggiunge -. Cosa che ha prontamente fatto poche ore dopo, cancellando l’incarico in un’importante azienda che aveva affidato a Pisicchio. Che poi, poche ore dopo, è stato arrestato. O Emiliano è un profeta fortunato che predice, senza saperlo, gli imminenti arresti dei suoi collaboratori oppure sapeva qualcosa. Per questo diciamo che forse, oltre a frequentare le sorelle dei capi, frequenta ancora qualche persona autorevole che lo mette in guardia. Peccato, però, sembrerebbe che possa aver avuto notizie che dovrebbero restare coperte dal segreto. Ed eventi di questo tipo costituiscono un reato”.

Legale Pisicchio: “Riesaminata per mancanza di prescrizioni cautelari”

“Le esigenze precauzionali non esistono ed è per questo che ricorreremo al Riesame”. Lo afferma a LaPresse l’avvocato Salvatore D’Aluiso, legale di fiducia di Alfonsino Pisicchio, ex consigliere della Regione Puglia ed ex assessore ai Beni Culturali, l’Agenzia per le tecnologie e l’innovazione, agli arresti domiciliari dal 10 aprile. quando l’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip del tribunale di Bari, Ilaria Casu, è stata eseguita nell’inchiesta coordinata dalla procura del capoluogo pugliese. Pisicchio è finito agli arresti domiciliari insieme al fratello Enzo e ad altri tre indagati. Le ipotesi del reato di corruzione, falso, turbativa della libertà delle aste, emissione di fatture per operazioni inesistenti e finanziamento illecito a soggetti sono state contestate per vari motivi. Pisicchio affrontò l’interrogatorio di garanzia il 17 aprile e negò le accuse.

Renzi: “Il caso Emiliano-Pisicchio è un doppio scandalo”

“Dalle notizie risulta che il presidente Emiliano era a conoscenza di un’indagine penale a carico di Pisicchio. E da quanto si legge Emiliano all’improvviso ha detto a Pisicchio: dimettiti o ti butto fuori. Se i fatti fossero veri, sarebbe un doppio scandalo. 1. Qualcuno degli inquirenti ha informato Emiliano? Come faceva Emiliano a sapere dell’indagine? 2. Emiliano utilizza le informazioni ricevute per gestire i rapporti politici in Puglia. E lo fa in modo arrogante e violento. La Puglia non cambierà mai finché sarà governata da Michele Emiliano e da quelli come lui”. Lo scrive su X il leader di Italia Viva, Matteo Renzi.

 
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