«Invece di fare la guerriglia con la Regione, Melucci dovrebbe occuparsi di questi problemi cittadini» – .

«Invece di fare la guerriglia con la Regione, Melucci dovrebbe occuparsi di questi problemi cittadini» – .
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La risposta della coalizione di centrosinistra composta da non si è fatta attendere Pd, Con, Europa verde, Una strada diversa e Socialismo XXI alle parole del sindaco di Taranto Rinaldo Melucci che questa mattina aveva attaccato la giunta regionale sul tema delle liste d’attesa.

E quelle usate dal centrosinistra tarantino sono parole al vetriolo:

«L’ultimo attacco alla Regione Puglia da parte della maggioranza che sostiene il sindaco Melucci – scrivono i partiti della coalizione – è maldestro, poco istituzionale e pieno di imprecisioni. Piuttosto che investire tempo ed energie per risolvere i tanti problemi che affliggono Taranto, a Palazzo di Città preferiamo continuare a fare guerriglia con il livello istituzionale superiore, con il quale dovremmo collaborare nell’interesse della comunità.

Per quanto riguarda i Giochi del Mediterraneo, bisogna ricordare che la Corte Costituzionale, solo poche settimane fa, ha restituito dignità al ruolo di cui la Regione Puglia era stata privata dall’accordo Fitto-Melucci. La Corte di Cassazione ha precisato che sono necessari accordi con la Regione stessa per procedere con i decreti interministeriali per l’assegnazione delle forniture finanziarie.

Oggi, dopo 19 mesi, nulla è cambiato. Manca ancora l’approvazione della Corte dei Conti e l’erogazione del contributo che non è ancora in cassa e i progetti sono gli stessi di un anno e mezzo fa. Su alcuni (Stadio Iacovone, PalaRicciardi e palestra Paolo VI, per esempio) si è fatto addirittura un passo indietro. Non parliamo di tutto ciò che circonda un evento di questa portata e lo rende possibile: logistica, ospitalità, viabilità, cerimoniale, sicurezza. Il sindaco e la maggioranza dovrebbero occuparsi di questi aspetti anziché fare la guerra alla Regione.

Dobbiamo anche ricordare che abbiamo voluto chiudere l’esperienza amministrativa non solo per il modo disastroso di gestire la governance dei Giochi del Mediterraneo, ma soprattutto perché Rinaldo Melucci ha tradito il patto elettorale che ha vinto le elezioni del 2022, ha sovvertito la volontà popolare i Tarantini e cambiò radicalmente il suo approccio al programma.

Avevamo ragione, guarda cosa è successo dopo. Negli ultimi mesi Taranto è stata il palcoscenico di un film horror politico, in cui i protagonisti sono personaggi che cambiano idea da un giorno all’altro, per garantirsi un aumento di potere e il mantenimento delle proprie indennità. La loro parola non ha valore. Sono coloro che, dietro lo schermo del “lo faccio con sofferenza per la città”, hanno l’unico obiettivo di garantire se stessi, a costo di minare ogni credibilità della politica e delle istituzioni.

La sofferenza non è certo loro, che accettano con leggerezza i dipartimenti e modificano le regole del gioco istituzionale per le loro aspirazioni personali. La sofferenza è della città, che ha bisogno di una classe dirigente seria, appassionata e competente. Continueremo a lavorare per il bene di Taranto e per dotarla di amministratori di livello adeguato”.

 
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