Coldiretti Novara-Vco – Grande successo l’assemblea per gli 80 anni della Coldiretti in nome della difesa del Made in Italy – .

Ottanta anni e non sentirli. L’assemblea interispettoriale della Coldiretti Vercelli-Biella tenutasi martedì 30 aprile presso l’Istituto Salesiano Sacro Cuore di Vercelli è stata l’occasione per ripercorrere la storia della nostra Federazione, accendere i riflettori sul presente e fissare obiettivi per il futuro.

L’assemblea

Il presidente della Coldiretti Novara Vco ha fatto gli onori di casa davanti a oltre 600 iscritti Fabio Tofi e il Direttore Luciano Salvadori. Molto gradita è stata la partecipazione del Presidente della RegioneCristina Brizzolari e di Emanuele Occhidel Ambito Economico Nazionale Coldiretti nel settore Grandi Colture.

La presenza delfamiliari di Paolo Bonomifondatore della Federazione nel 1944, premiati in suo onore.

“È stata una serata importante – ha commentato il presidente Tofi – per ripercorrere i successi ottenuti negli ultimi decenni dalla più grande associazione agricola d’Italia e d’Europa, delineare gli obiettivi futuri e fare luce sulle mobilitazioni che ci vedono oggi in prima linea e che faremo proseguire con l’entusiasmo, la forza e la determinazione che ci hanno sempre contraddistinto.”

Tanti i temi trattati nel corso della serata, a partire dalle battaglie vinte negli anni passati, per poi passare all’attualità e alla tutela del Made in Italy, al reddito degli agricoltori e ai danni causati dalla fauna selvatica.

Chiediamo che si fermi la concorrenza sleale – ha ricordato il direttore Salvadori – che danneggia gli agricoltori italiani ed europei sottoposti a norme e vincoli spesso lontani dalla realtà. Vogliamo che gli obblighi ambientali, sociali e sanitari imposti ai nostri produttori si applichino a chiunque voglia vendere sul mercato europeo. Abbiamo bisogno di reciprocità negli scambi commerciali”.

Altra priorità è l’abolizione del codice doganale: “Dobbiamo fermare gli alimenti importati che, grazie a lavorazioni minime, diventano magicamente italiani, rivedendo il criterio dell’ultima trasformazione sostanziale. Non si assiste più a scene come quelle vissute durante la mobilitazione del Brennero”.

Proprio per questo, la nuova raccolta firme organizzata da Coldiretti a tutela del Made in Italy è stata ricordata con l’hashtag “NoFakeInItalia.

 
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