«I centri storici di Corigliano e Rossano versano in condizioni pietose» – .

CORIGLIANO-ROSSANO – «Nonostante le inserzioni sui social e i rendering fatti uscire a fine mandato da questa amministrazione comunale, è sotto gli occhi di tutti che i Centri Storici di Corigliano-Rossano versano in uno stato pietoso e un cambiamento di Urge un orientamento rispetto all’attuale azione amministrativa che in cinque anni ha saputo fare solo qualche piccolo accorgimento cosmetico”. È quanto si legge in una nota diffusa ieri sera dai comitati civici dei centri storici di Corigliano-Rossano a sostegno di Pasqualina Straface che ha messo sulla graticola il sindaco Stasi e lo attacca sull’attività di manutenzione e “nessuna visione” per i due zone nobili della città.

E sono proprio le attività di manutenzione a finire nel mirino dei sostenitori del candidato sindaco del centrodestra: «Una guida cittadina – scrivono – che mentre le scuole chiudono, le attività commerciali abbassano le saracinesche, le case si spopolano e interi quartieri restano abbandonati. abbandonato. all’abbandono si pensa ad installare alcune balaustre e a tinteggiare alcune pareti dall’idea dell’orchestra del Titanic che continua a suonare compiaciuta mentre la nave affonda. Dei cinque anni di amministrazione Stasi – aggiungono – a parte lo sfregio di via Roma, i centri storici ricorderanno ben poco. I concerti e le feste, per quanto piacevoli, non hanno mai risolto il problema dello svuotamento e del degrado, anzi possiamo dire che ora sia il paese di Corigliano che il centro di Rossano stanno diventando dormitori per gli stagionali mentre i residenti se ne vanno. Se questa è l’idea di una città normale, speriamo che duri ancora un paio di mesi”.

E poi la “ricetta” per il futuro rilancio delle due cittadine. «I centri storici – prosegue la nota dei comitati pro Pasqualina Straface – necessitano di una seria riqualificazione, non delle abitazioni dei privati ​​che fanno le liste ma complessivamente. La gestione dei beni condivisi non deve significare assegnare spazi ad associazioni di amici che lì organizzano feste vendendo birra al loro interno, ma creare gestioni che possano davvero dare frutti e rivalutare gli spazi abbandonati di cui entrambe le città sono purtroppo piene. Usare la cultura significa privilegiare le biblioteche comunali e non attività verso le quali qualcuno ha interessi più o meno evidenti. Turismo non significa aspettare quei quattro autobus che ogni tanto si vedono portare i visitatori, ma avere flussi costanti e servizi capaci di accogliere e ospitare dignitosamente chi sceglie di trascorrere qualche giorno nella nostra città che in questo momento è tutt’altro che attrezzato».

«Riqualificare i centri storici significa creare le condizioni affinché le persone possano tornare a viverci con piacere sapendo che ci sono servizi, attività, parcheggi e allo stesso tempo riuscire ad attrarre flussi turistici tutto l’anno e non solo nei due mesi estivi offrire servizi meritevoli. Ci auguriamo che la prossima amministrazione, sperando di essere alternativa all’attuale, sappia investire di più e meglio in cose concrete e non in progetti astratti e balaustre perché altrimenti – conclude la nota – il declino dei due centri storici di La Corigliano-Rossano potrebbe diventare inarrestabile”.

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