ha anticipato il futuro – .

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Il mistero della mappa di Imola di Leonardo da Vinci: una mappa realizzata dal genio in modo così dettagliato da anticipare le tecniche del futuro

C’è un nuovo mistero che riguarda Leonardo Da Vinciuna delle menti più brillanti ed enigmatiche della storia: questa volta è finita sotto la lente d’ingrandimento”La mappa di Imola“, un disegno del Genio che rappresenta uno dei massimi esempi di tecnica cartografica.

Il mistero dello stabilimento di Imola di Leonardo Da Vinci

La mappa di Imola” è al centro della 63a Lettura Vinciana, appuntamento annuale nell’ambito delle celebrazioni leonardesche che si svolge nella città di Vinci, in provincia di Firenze. Nel 1502 Cesare Borgia affidò a Leonardo l’incarico di ispezionare le difese della Rocca Sforzesca in qualità di ingegnere militare: il Genio disegnò una dettagliata e fedele mappa aerea di Imola.

In occasione di Lettura vincianasarà possibile provare a scoprire come Leonardo sia riuscito a riprodurre così fedelmente la pianta della città romagnola: Andrea Cantile, docente di cartografia storica per il paesaggio, avrà il compito di rispondere alle tante domande riguardanti “La Pianta di Imola”.

Da anni in molti si chiedono quali fossero le conoscenze di Leonardo che gli permisero di realizzare un capolavoro topografico di tale magnificenza. Altri, invece, vorrebbero sapere perché la pianta era inserita in una circonferenza di 64 raggi. Occorre inoltre chiarire come Genova riuscì a progettare una carta così dettagliata con le tecnologie dell’epoca, anticipando di fatto le tecniche di futuro.

La storia della mappa di Leonardo da Vinci

Come accennato, fu Cesare Borgia a commissionare a Leonardo da Vinci la realizzazione di una mappa di Imola per motivi militari. Gli Ingegneri giunsero nella città romagnola nell’autunno del 1502, quando era un accampamento militare. La Rocca Sforzesca aveva dovuto fare i conti con diversi lavori di ammodernamento iniziati dopo la consegna agli Sforza di Imola, città che vanta alcuni dei capolavori del FAI Luoghi del Cuore.

Con la conquista avvenuta da Cesare Borgiala fortezza aveva subito notevoli danni strutturali: Leonardo si occupò anche di progettare un’opera di ricostruzione strutturale della fortezza di Imola che, però, non fu mai eseguita.

Prima di concentrarci su RocciaLeonardo effettuò tuttavia un’analisi prospettica e semantica dell’intero territorio imolese: il risultato fu una mappa che sorprende per l’accuratezza della sua riproduzione. “La pianta di Imola” rappresenta uno dei più antichi esempi di piano urbanistico realizzato con una tecnica cartografica innovativa e “perfettamente ridimensionato alla realtà”.

Martin Kempin “Leonardo da Vinci: le mirabili operazioni della natura e dell’uomo” definì la pianta di Imola “un famosissimo disegno, il più splendido esempio giunto fino a noi della rivoluzione rinascimentale delle tecniche cartografiche”.

L’opera di Leonardo da Vinci fa parte delle collezioni dei reali inglesi ed è attualmente conservata all’interno della residenza della Casa Reale britannica a Windsor. Una riproduzione digitale de “La Pianta di Imola” è visibile sul sito del Royal Collection Trust.

I misteri legati alle tante opere di Leonardo da Vinci continuano a tenere banco anche oggi: basti pensare che nell’ottobre 2023, ad esempio, le analisi hanno svelato un nuovo segreto sulla Gioconda. Nel famoso dipinto è stato scoperto un raro composto chimico, la plumbonacrite che contiene carbonio, idrogeno, piombo e ossigeno.

 
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