Tre pareggi in tre partite, contro Sampdoria (partita preparata in meno di 48 ore e con i blucerchiati reduci da una serie di vittorie consecutive), Cosenza e Parma capolista. Se fossero arrivati solo tre punti in termini di classifica dall’arrivo di Mignani Il Palermo, a livello tecnico-tattico, sta trovando gradualmente certezze importanti che potrebbe essere fondamentale in ottica playoff. L’obiettivo è piazzarci nella migliore posizione possibile e, soprattutto, giocare i play-off promozione con una squadra più compatta e mentalmente pronta.
Ieri sera lo 0-0 casalingo contro le prime della classe ha rivelato qualcosa cauto ottimismo in vista di questo finale di stagione. Per 35 minuti del primo tempo il Palermo ha saputo difendersi bene dagli attacchi avversari e, al tempo stesso, costruire azioni offensive con ottimi spunti tecnici dei singoli. Alla parata di Chichizola sul tiro di Mancuso risponde un super Pigliacelli che si invola in angolo su conclusione di Di Chiara. Successivamente, il portiere rosanero si ripete su Delprato e si fa poi parare dalla traversa durante il colpo di testa, deviato da Nedelcearu, effettuato dal capitano ducale. Nella ripresa regna l’equilibrio e, come in alcune circostanze verificatesi nel primo tempo, ai rosanero manca concretezza e lucidità nei metri finali.
Unica nota negativa della serata, insieme all’infortunio di Di Mariano, probabilmente è la mancanza di cinismo vista in certe situazioni, ma questo Palermo ha fatto ottimi passi in avanti dal punto di vista difensivo, uno dei grossi limiti emersi soprattutto nell’ultimo periodo sotto Eugenio Corini. La squadra sembra posizionata in campo con più ordine, equilibrio e compattezza e una certa qualità si nota anche nell’impostazione della manovra offensiva: a quattro giornate dalla fine i rosanero dovranno lavorare in questa direzione per poi essere pronti, nella migliore delle ipotesi, ai playoff.
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