L’allenatore italiano: “Ho imparato e comunico in italiano anche per rispetto: sono io che devo adattarmi, non viceversa”
Italia, Gonzalo Quesada: “Adesso il difficile è confermare, in estate avremo partite impegnative” – ph. S Pessina
È passato poco più di un mese dalla fine del Sei Nazioni 2024, edizione che ha dato forza e fiducia al rugby italiano non solo per la competitività dimostrata ma, soprattutto, perché i risultati finalmente sono arrivati. E sicuramente parte del merito va attribuito al nuovo allenatore dell’Italia, l’argentino Gonzalo Quesada.
Nelle settimane successive sono arrivati anche una serie di riconoscimenti personali, come il miglior gol per Lorenzo Pani e Tommaso Menoncello “miglior giocatore” del torneo, ma questi sono qualcosa di più. In una lunga intervista con Il Resto del Carlinosenza mancare di approfondire alcune curiosità personali, coach Quesada è passato al concreto, dalle modalità di lavoro introdotte alla necessità di continuare a crescere.
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“C’era poco tempo per preparare il Sei Nazioni – ha esordito il ct dell’Italia – Il risultato complessivo è stato per me una grande soddisfazione. Dopo il mio arrivo ho ascoltato, scoperto, ho trascorso del tempo con la squadra e lo staff. Ho proposto una nuova metodologia di lavoro, promuovendo la nostra identità, uno stile di gioco. Tutti devono essere coinvolti per sviluppare un’idea generale”.
“Abbiamo trovato il modo di difendere e poi attaccare con il gioco di gambe, seguendo una strategia senza perdere il DNA della squadra. La vera conquista: capire che di sfida in sfida avremmo potuto fare ancora meglio”.
“Ho vissuto 25 anni in Argentina e 25 in Francia – ha spiegato Quesada riguardo al suo modo di relazionarsi con la squadra – Quando sono arrivato qui sapevo a malapena una parola di italiano. Ma come allenatore, la comunicazione è molto importante. Per me è una questione di rispetto: se devo guidare l’Italia, la lingua della squadra deve restare sempre l’italiano. Non è sempre così quando c’è un allenatore straniero. Sono io che devo adattarmi, non il contrario”.
I prossimi impegni dell’Italia prevedono tre partite nell’area del Pacifico, tutte nel luglio 2024, e mister Quesada non vuole assolutamente prenderli alla leggera: “Ora sarà ancora più dura, perché dobbiamo confermarci e progredire ancora. In estate avremo anche dei test contro Samoa e Tonga, sui loro campi difficili per tutti. Non so quanto vinceremo, ma so già cosa dobbiamo migliorare in difesa, in attacco, essendo più precisi nelle varie fasi di gioco”.
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