Il momento clou del primo “Transfem Pride” sarà il corteo che si snoderà per le vie del centro di Terni il prossimo 25 maggio. Ma saranno tanti gli eventi organizzati per questo mese di “orgoglio”.
Il tutto organizzato da E Se Domani Terni, l’associazione LGBTQIA in collaborazione con altre 39 associazioni e l’adesione di 5 partiti: Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi Sinistra, Rifondazione Comunista e Potere al Popolo.
“Il nostro compito – ha affermato Luca Montali, presidente di E Se Domani – non è solo fare, il nostro primo compito è sognare e immaginare come sarebbe, se una nuova sensibilità parlasse di vita e non di morte, perché siamo la vita e dobbiamo celebrarla, dobbiamo vivere la vita”.
Dopo aver definito omofobo il precedente consiglio comunale di centrodestra e dopo aver dato merito alla giunta Bandecchi di tanto patrocinio per il Pride 2023, quest’anno gli organizzatori non hanno chiesto il patrocinio al comune di Terni “per protestare contro il linguaggio inappropriato , a fronte di un atteggiamento inappropriato nei confronti delle istituzioni, ad un’apparente apertura fa seguito un atteggiamento maschilista, sessista e omofobo, quindi, nel massimo rispetto reciproco – ha aggiunto Montali – quest’anno facciamolo da soli”.
Tra l’altro, ha detto Montali, il Comune aveva promesso una sede per E Se Domani ma, dopo un anno, la sede ancora non c’è. Motivo in più per non chiedere la sponsorizzazione.
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