Il mattino riporta l’acqua, ma non calma i malumori – .

I disagi sono durati poco meno di 10 ore, tutta la serata e parte della notte, e già ieri mattina l’acqua ha ripreso a uscire dai rubinetti delle case e delle attività commerciali. Sabato sera bar, pizzerie, pub e ristoranti sono riusciti a limitare i danni, anche se alcuni sono stati costretti a chiudere anticipatamente. «Diciamo che poteva andare peggio e che rispetto alle previsioni ci siamo salvati». Queste le eloquenti parole di Roberto Rovina, proprietario di un negozio di kebab in centro. «Quando abbiamo saputo la notizia – racconta il pizzaiolo Ciro Russo – pensavamo di dover rinunciare all’attività, invece poi siamo riusciti ad organizzarci. Ma quanta paura avevamo». L’incubo però resta attuale dopo il nuovo e improvviso blackout idrico che ha interessato gran parte della città come ha detto il sindaco Clemente Mastella. Un concetto condiviso dal presidente del consiglio di amministrazione Gesesa Domenico Russo. «Mi sento obbligato a dire che sinceramente trovo questo stato di cose sconfortante. Il Benevento non può subire danni di questa portata. Condivido pienamente la posizione del sindaco Mastella, volta ad invitare le ditte responsabili dei lavori ad una maggiore attenzione nel rispetto dei cittadini.

Così come è inconcepibile che questo territorio sia ancora immobile, dopo decenni, sul fronte degli investimenti che permettano alla città di dotarsi di fonti alternative di approvvigionamento idrico e di reti per portare l’acqua in tutti i quartieri. Per non parlare della purificazione. Il “Libro Blu 2024” indica il Distretto Sannita tra gli unici 2 in Italia ancora fermi sul fronte dell’affidamento della gestione del servizio idrico integrato. Proprio sabato ho letto un comunicato della Femca Cisl Campania dove si legge con riferimento al Distretto di Napoli Nord, testualmente: «Ci auguriamo che non si ripeta quanto sta accadendo nel Distretto sannitico, dove l’immobilismo degli organi competenti ha ha letteralmente paralizzato l’attuale dirigente Gesesa, con pericolose ricadute sui lavoratori e potenziali rischi per la garanzia del servizio ai cittadini”. È fondamentale predisporre i bandi di gara, affidare il servizio e avviare la nuova società. Mi auguro di cuore che il mese di maggio sia quello in cui la Regione pubblicherà il bando di gara, e che il 2024 sia l’anno che vedrà completata l’affidamento della gestione del servizio idrico integrato per Benevento e l’intero Distretto. ».

L’INTERVENTO

All’una di ieri sera, quindi, le squadre della Regione Campania immediatamente entrate in azione sono riuscite a riparare rapidamente la perdita, con un intervento che sarà completato nei prossimi giorni, ma senza la necessità di nuove interruzioni idriche. Fortunatamente i tempi sono stati ridotti rispetto alle previsioni iniziali in quanto la rottura provocata da un escavatore sabato pomeriggio durante i lavori ad alta velocità si è verificata nella parte alta della condotta. Proprio questo dettaglio ha permesso di anticipare i tempi, perché non è stato necessario svuotare l’intero condotto per poi riempirlo nuovamente. Al contrario, è stato sufficiente semplicemente abbassare il livello dell’acqua presente per evitare la potente perdita e consentire l’effettuazione della riparazione. «Gesesa è rimasta sempre attiva con tutto il personale operativo, coordinato dall’amministratore delegato, per monitorare la situazione e rifornire tramite autocisterne le utenze sensibili, come il “San Pio” e il carcere – ha spiegato Russo. Le squadre Gesesa erano presenti sul territorio per gestire le conseguenze fisiologiche di questa interruzione, come le operazioni di sfogo per eliminare l’aria dalle canalizzazioni. Fenomeni verificatisi in alcuni quartieri e nella zona di via Avellino, ma che sembrano tutti risolti”.

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