“Ringrazio la compagnia teatrale Amartè per la sensibilità e la disponibilità dimostrata nell’accogliere l’invito della Fondazione “Onofrio Jannuzzi” a riportare in scena la loro splendida commedia in volgare andriese, per ricordare un nostro grande concittadino recentemente scomparso , Senatore Attilio Busseti – commenta l’Onorevole Benedetto Fucci, nonché Presidente della Fondazione “Onofrio Jannuzzi” – Un uomo che nel suo discorso quotidiano ha sempre fatto riferimento ad Andria, la sua amata città, riportando le nostre antiche tradizioni in un linguaggio dialettale molto semplice in i suoi immensi scritti. Non può esserci, come amava dire il senatore, futuro per una comunità se questa non guarda con grande rispetto alla sua storia passata, alle sue tradizioni: è questo un messaggio che molti di noi speriamo venga recepito e fatto proprio dal nuovo generazioni”.
Al centro dello spettacolo teatrale “Nan zi Krdenn a sùnn”, dallo stile comico e, a volte, grottesco, ci sono, con il popolare gioco del lotto, il desiderio di un facile successo, i conflitti familiari, la dipendenza dalla facile superstizione e confini molto labili tra la dimensione onirica e la realtà, spesso coesistenti tra loro. E, soprattutto, c’è il finale che non chiude, ma rilancia una sorpresa che non si consuma mai tra il gioco dell’esistenza e il gioco della scena. Con uno sguardo ad un campione di miserie e debolezze umane raccontate in volgare andriese con umorismo immediato e ruspante, la commedia, accolta da applausi e tanti sorrisi, ha rappresentato anche per il pubblico un’occasione per riflettere sul nostro modo di stare nella società. mondo. Pertanto, ancora una volta, la compagnia Amartè ha saputo intrecciare, attraverso l’arte teatrale, il patrimonio culturale di Andria con particolare attenzione alla solidarietà.
Presente allo spettacolo, allestito all’interno del Palazzo “Mons. Di Donna” dell’auditorium della Parrocchia SS. Sacramento, l’Onorevole Mariangela Matera (Fdl) e il Sindaco Giovanna Bruno che hanno sottolineato l’importanza di preservare le tradizioni popolari per favorire lo sviluppo del senso di appartenenza e definire la nostra identità culturale. “Scommettiamo, come amministrazione, sul recupero del nostro patrimonio tradizionale. Infatti, proprio questa commedia, nella nostra città, aprirà il 30 aprile la seconda edizione del festival in volgare – dichiara il sindaco Giovanna Bruno – Sta a noi preservare la positività e la bellezza che ci arriva dal passato , per far sì che le nuove generazioni ne siano consapevoli. Sono tanti i personaggi, tanti gli aneddoti, tante le storie e tanti i simboli della nostra città che necessitano di essere conosciuti storico della professoressa Antonietta Musaico Guglielmi, grande studiosa del volgare e delle tradizioni popolari andriesi, non solo abbiamo allestito la seconda edizione del revisione in volgare, ma stiamo pensando anche ad assegnare il riconoscimento dell’eccellenza andriese; ci sono persone che, come lei, hanno dato un valore aggiunto alla nostra comunità, come il senatore Attilio Busseti che, con i suoi scritti, è stato custode della cultura e del dialetto cittadino, trasmettendo alle nuove generazioni i valori formativi delle tradizioni locali – conclude la Prima Cittadina – Le radici della nostra città sono importanti e siamo felici di promuoverle”.
Offriamo ai nostri lettori le foto di alcuni momenti salienti della serata.
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